Il Gazzettino, Lazio-Cagliari. I biancocelesti sono la terza forza, persino con velleità da secondo posto; il Cagliari sciala, solite amnesie di Zeman

C’è la candidatura della Lazio come guastatrice nella lotta per lo scudetto fra Juve e Roma. Nel decennio con Lotito non è mai stata così completa e dopo la falsa partenza è alla 5^ vittoria in 6 gare. Anche il Cagliari è tra le più in forma, nel finale mette paura eppure conferma gli antichi limiti di Zeman, la vulnerabilità difensiva, punita dalla doppietta di Klose. A 36 anni il campione del mondo non è più titolare (Djordjevic per sera riposa), mantiene un bello spunto e precisione.
Rapido il vantaggio biancoceleste: Biglia calcia dal limite, rimpallo su Rossettini e Murru, capitan Mauri insacca. Nel momento migliore, i sardi subiscono la ripartenza bruciante: Mauri, Klose, apertura per Candreva, cross di prima, sponda aerea di Lulic e il tedesco non sbaglia. Un minuto dopo, il bosniaco ruba palla a Conti, serve Klose che archivia il match grazie alla deviazione di Ceppitelli.
Il resto sono sovrapposizioni ariose rossoblù e giro palla della terza forza del campionato, con accelerazioni. Accademia. Marchetti nella ripresa para su Ibarbo, che poi propizia l’autogol e salva su Crisetig. Al 28’ espulso Ibarbo per reazione su Lulic. Nel finale Benedetti origina il 3-2 ma la squadra di Pioli replica presto.
Vanni Zagnoli
LAZIO-CAGLIARI 4-2: pt 7’ Mauri, 26’ e 27’ Klose; st 3’ Braafheid aut, 41’ Joao Pedro (C), 47’ Ederson.

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