Il Gazzettino, Napoli-Lazio 4-1. De Vrji al 3′, su cross di Immobile, eppure gli azzurri si scatenano. Jorginho tiene in panchina Diawara, Tonelli fa rifiatare Albiol. La squadra di Inzaghi è vulnerabile sulle fasce

De Vrij ha segnato il primo gol della gara (imagephotoagency.it)

Sembrava una brutta serata, per il Napoli, sotto con la Lazio e non una Lazio qualsiasi, la miglior Lazio dallo scudetto, probabilmente. Una Lazio da terzo posto abbondante, ma la squadra di Sarri ha sette vite e reagisce a tutto. “Durarala?”, direbbero i vecchi emiliani, in dialetto: durerà? Perchè Ghoulam perderà l’intera stagione, Politano e Verdi non sono arrivati e allora il Napoli torna al vecchio calcio, quello delle rose a 18, negli anni ’70, ma allora c’erano solo 30 partite di campionato e in Europa si usciva subito. Sarri vale la finale di league, è uscito dalla coppa Italia, mentre Simone Inzaghi mira al triplete, ovvero terzo posto, coppa Italia ed Europa league, inteso come più strada possibile.
Si passa dal 7-0 della Juve sullo “Scansuolo”, come malignano a Napoli, allo 0-1 del 3’. Angolo, Immobile aggancia a destra, cross tagliato deviato impercettibilmente da de Vrij, a gelare il San Paolo. Il vantaggio arriva troppo presto, il Napoli reagisce e la rovescia presto. Fondamentale è il pari prima dell’intervallo, Jorginho (avi vicentini, ricordate) lancia da metà campo Callejon, scappa in fascia in taglio back door, si dice nel basket. Stop perfetto e Strakosha è inerme. Sì, Politano avrebbe fatto molta panchina, con lo spagnolo. Il sorpasso presto, nella ripresa. Traversone da destra di Callejon, Strakosha esce basso per anticipare Insigne, sul secondo palo, ma Wallace gli ruba il tempo e fa autogol, mostrandosi vulnerabile. Banti consulta il Var, non è fuorigioco. Un attimo dopo il terzo, Mario Rui calcia da fuori, ritrovando lo smalto di Gubbio, in B, e di Empoli, Zielinski devia nel sacco.
Inzaghino si sarà pentito del turnover, senza Lucas Leiva i biancocelesti perdono fluidità, cambia in ritardo e piglia persino il quarto. Scavetto di Zielinski (da mondiale, con la Polonia) e Mertens deve appena sfiorare. Il Napoli non rischia, Tonelli a Empoli era un drago, al di là del bisticcio con Denis, Albiol può riposare in panchina. Dove resta Diawara, soverchiato da Jorginho, che merita di essere titolare in nazionale anche con il nuovo ct.
Vanni Zagnoli
Napoli-Lazio 4-1
GOL: 3′ de Vrij (L), 44′ Callejon; st 9′ Wallace aut, 11′ Zielinski, 28′ Mertens
NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6,5, Tonelli 6,5, Koulibaly 6, Mario Rui 7; Allan 6,5 (37’ st Rog sv), Jorginho 7,5, Hamsik 6 (1’ st Zielinski 7); Callejon 7,5 (39’ st Maggio sv), Mertens 7, Insigne 6. All. Sarri.
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha 6; Wallace 5, de Vrij 6,5, Radu 5,5; Marusic 5,5, Parolo 5,5, Leiva 6 (23’ st Nani 5,5), Milinkovic 6, Lulic 5 (16’ st Lukaku 6); Luis Alberto 6 (16 st′ Caicedo 5,5); Immobile 6. All. Inzaghi.
ARBITRO: Banti di Livorno 6,5.
Note: ammoniti Leiva, Milinkovic-Savic, de Vrij. Espulso Sarri per proteste, all’intervallo. 40mila spettatori. Angoli 2-2. Recupero: pt 1, st 2’.

Da “Il Gazzettino”

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