Il Gazzettino, Pioli il mancato portalettere alla Fiorentina. Due anni a 1,2 milioni con opzione per la terza stagione, cifra bassa, per il suo valore. Ha battuto Di Francesco, Mazzarri e Di Biagio

Stefano Pioli (fotoTedeschi)

A meno di un mese dall’esonero all’Inter, Stefano Pioli torna subito in panchina, alla Fiorentina. Stasera verso le 18,30 l’abbraccio con i tifosi. Due stagioni di contratto, a 1,2 milioni di euro, più l’opzione per il 2019-20. “Bentornato, Stefano”, scrive la società viola, perchè da difensore aveva giocato lì fra il 1989 e il ’95. Fra i papabili c’erano anche Di Francesco, che andrà alla Roma, l’altro ex viola Mazzarri e il ct dell’under 21 Di Biagio. Allena in A da questo decennio, era partito salvando il Chievo, fece molto bene per due stagioni al Bologna e nella prima alla Lazio, venendo licenziato nelle due successive, e anche all’Inter aveva impattato con 9 vittorie in sequenza, prima del crollo e del mezzo milione di buonuscita. Pioli viene da una famiglia di portalettere e allenatori, dal papà ai fratelli.
A Firenze arriva anche il centrale brasiliano Vitor Hugo, classe ’91, dal Palmeiras, per 8 milioni e 4 anni di contratto. Resta forte pure l’interesse per l’esterno Bruno Gaspar del Vitoria Guimarães.
A proposito di allenatori, domani l’incontro fra Marotta e Allegri per trattenere il tecnico della Juve sino al 2019. Il Cagliari ha confermato Rastelli, restano allora da assegnare le panchine del Sassuolo (Bucchi in vantaggio su Baroni e Nicola, che il Crotone potrebbe non essere in grado di trattenere) e del Genoa: si aspetta che Preziosi ceda, magari a Cellino.
Vanni Zagnoli

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