Il Gazzettino, qualificazioni mondiali. L’Italia pesca la Svezia, è la più tecnica e tattica. I precedenti quasi in equilibrio. Quello 0-3 a Napoli nell’83, con Oriali campione del mondo. Rhoden lo scandinavo del Crotone. La Svizzera di Manicone favorita sull’Irlanda del Nord, la Croazia teoricamente superiore al Galles, lo spettacolo di Danimarca-Eire

Il ct della Svezia Andersson (epa)

Con Ibrahimovic, magari, sarebbe stato difficile, così la Svezia è battibilissima. E’ forse la più forte delle non teste di serie, eppure superabile, soprattutto in doppio confronto. Ma dove farlo? Peccato che la Figc abbia scelto Milano, come sempre per le partite chiave. Era preferibile cambiare: Roma o persino lo Juve stadium, che mai ha ospitato la nazionale, senza dimenticare altre grandi piazze, persino a nordest.
Ventura si gioca la panchina di oggi e domani perchè, al di là del rinnovo sino all’Europeo del 2020, se non si qualifica verrà sostituito, con il ritorno di Conte o per Ancelotti. Ma verrebbe licenziato anche se dovesse essere eliminato rapidamente, al mondiale. Ricordate i termini usati dal presidente federale Tavecchio, apocalisse, e dal presidente del Coni Malagò, in caso di mancata qualificazione. L’Italia fu eliminata solo nel ’58, mentre agli Europei mancò il pass nelle prime due edizioni, nel ’72 e nel ’76, nell’84 e ’92. Dunque da un quarto di secolo gli azzurri sono perlomeno presenti alle grandi manifestazioni. Con la nuova formula, che privilegia i piccoli continenti, il superamento del primo turno sarà meno impegnativo rispetto al girone di qualificazione, che ha messo insieme Spagna e Italia, ovvero la più grande del millennio e una big storica. Proprio un ex delle furie rosse, Fernando Hierro, già capitano del Real Madrid, ci abbina agli scandinavi, forse inferiori solo all’Irlanda. Andata venerdì 10 novembre, ritorno lunedì 13 a San Siro. Ventura, allora: “Massimo rispetto per la Svezia, ma nessuno di noi osa pensare che l’Italia non andrà ai mondiali. In Russia ci andiamo, tutti insieme”. Ha 25 giorni per recuperare Belotti e De Rossi, Verratti e Marchisio e migliorare la condizione. “Gli azzurri sono forti – racconta il ct Janne Andersson -, ma anche noi. Ora studierò”.
Agli Europei di Francia, un anno e mezzo fa, a Tolosa 1-0, gol di Eder. In oltre un secolo, 11 vittorie dell’Italia contro 6 e 6 pareggi, 28-24 il computo delle reti. Memorabile lo 0-3 del San Paolo, buscato nell’83 dai campioni del mondo con Bearzot, ma nonostante Stromberg i gialloblù uscirono perchè la Romania fece ancora meglio, per le qualificazioni continentali. Oriali c’era, adesso è team manager: “Nonostante l’infortunio a Ibrahimovic, la Svezia è molto ben disposta, con giovani interessanti. E’ in chiara crescita. Ha battuto la Francia ed estromesso l’Olanda”.
Vanta l’oro europeo under 21 del ’15 e 10 partecipazioni ai mondiali, negli ultimi 2 non è passata. Ancora il ct Jan Olof Andersson, ex pallamanista: “Viviamo un nuovo ciclo, con una buona squadra, molto unita, e ottima mentalità. E’ un mix fra esperienza e promesse. Nel girone più competitivo, siamo arrivati allo spareggio. L’Italia è prestigiosa, la storia però non conta. Se produciamo il nostro miglior gioco, possiamo farcela contro chiunque”.
GLI ALTRI SPAREGGI
La Svizzera dell’ex laziale Petkovic e del vice Manicone è nettamente favorita contro l’Irlanda del Nord. La ha qualità superiore alla Grecia di Torosidis e Papastathopoulos, Tachsidis e Karnezis. Danimarca-Eire è incertissima.
Vanni Zagnoli

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