Il Gazzettino, scherma. L’oro mondiale della sciabola femminile, solo la Francia impegna le azzurre. Quella semifinale contestata a Rio, con l’Ucraina favorita dal giudice suggeritore dalla tribuna, dell’arbitro

Il ct Giovanni Sirovich (pianetascherma.com)

Vanni Zagnoli
Le medaglie di queste settimane sono così numerose, anche solo potenziale, che da spettatori si fatica a godersi ogni emozione in diretta. I mondiali di scherma di Lipsia siano confinati su Raisport, irridiano solo le finali. La sciabola femminile maramaldeggia sulla Corea del Sud, 45-27, non vedremo mai la faticatissima semifinale, sotto 37-40. La salernitana Rossella Gregorio si conferma la più brava, a 30 anni, e chiude subito il gap sulla 19enne transalpina e la mette all’angolo, con altre 5 stoccate a 2. Quel 45-42 emoziona, al contrario del quarto, perchè il Messico si arena a 30, fra parate e risposte. A 28 anni, Irene Vecchi è affascinante quanto gli altri livornesi Detti (nuoto) e Montano e civettuola è pure Loreta Gulotta, 30 anni, siciliana di Salemi, Trapani. Il futuro è di Martina Criscio, 23enne foggiana che e il ct Giovanni Sirovich (nato a Roma, da famiglia isontina) potrebbe promuovere per Tokyo 2020. Alle sciabolatrici il mondiale mancava da Cuba 2003, è il terzo della storia (è l’arma più giovane), atteso in virtù del primo posto nel ranking, in coppa del mondo e agli Europei. Vendica in parte la semifinale contestata di Rio, vinta dall’Ucraina.
E’ l’ottavo podio di Germania 2017, peccato non sia bissato dalla spada. Gli azzurri sono altrettanto quotati, partendo dalla seconda corona per Paolo Pizzo, eppure escono ai quarti. Si poteva tentare la carta dell’umbro Andrea Santarelli, dal momento che anche il duo di Acireale, Marco Fichera ed Enrico Garozzo, si fa irretire dalla Svizzera: 20-22 da una cenerentola delle pedane. Dunque poche stoccate, come nel 28-4 alla Svezia (sedicesimi) e nel 23-19 agli Usa.
La contabilità dei podi recita 3-1-4, davanti alla Russia, 3-0-3. Siamo a 8, al massimo saliremo a 10, senza scalfire il record di 11, a Catania 2011, con probabile sorpasso ai 9 dello ’07 e del ’09. Siamo insomma vicini all’argento di ogni tempo nella storia mondiale dell’Italia, poichè c’è aria di doppietta, dalle 17 (Raisport, 27 o 58 dt). Il fioretto inizia alle 8.30, dai sedicesimi contro l’Olanda, con Daniele Garozzo, Andrea Cassarà (infortunato nel bronzo continentale di Georgia) e Alessio Foconi (Giorgio Avola riserva). Alle 10 lo sguinare delle spadaccine. Con l’altra Rossella, Fiamingo, spesso a Padova dal fidanzato nuotatore Dotto, con la friulana Mara Navarria e Alberta Santuccio, che il ct Cuomo dovrebbe preferire a Giulia Rizzi. Con la Costa Rica sarà un allenamento. Speriamo anche il resto…

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