Il Gazzettino, Venezia. Coach De Raffaele: “La differenza è stata nei tiri liberi concessi, 18 in più per Reggio. Nel primo tempo ha avuto solo Aradori. Quel rimbalzo di Veremeenko…”

Walter De Raffaele ha sostituito in panchina Charlie Recalcati
Walter De Raffaele ha sostituito in panchina Charlie Recalcati. Qui era un anno fa, vice

Vanni Zagnoli
Reggio Emilia
Walter De Raffaele è arrivato a tanto così dall’impresa della stagione, visto che la Grissin Bon al PalaBigi è ancora imbattuta, in campionato.
“Non abbiamo avuto la capacità di portarla a casa – racconta -, ma ho poco da rimproverare ai giocatori, se non qualche episodio nel supplementare. Le risposte sono positive, abbiamo margini di miglioramento, giochiamo con compattezza e solidità mentale. E ogni volta che Reggio è rientrata, siamo stati bravi a non farla scappare, in un punto a punto continuo. Torniamo con l’amarezza della sconfitta, comunque siamo stati all’altezza”.
Che cosa ha deciso?
“Un tiro dentro e fuori, siamo morti con la palla in mano alla fine dell’overtime. E poi quel rimbalzo di Veremeenko. Tutti episodi, che poteva essere risolutivi da una parte o dall’altra”.
Si aspettava questo Aradori, da ex?
“Sulle qualità di Pietro non avevamo dubbi. Reggio ha vissuto per due quarti sui suoi 19 punti, offrendo poche altre cose, in attacco, e poi ha chiuso con 25. E’ un giocatore da striscia, di cui abbiamo tutti enorme rispetto, anche sul piano umano”.
I due falli iniziali di Owens hanno inciso?
“Ogni volta che è entrato, poi usciva anche. In campo ci dà un atletismo non da poco. Succede di incappare nelle fallosità, dev’essere più avveduto e amministrarsi meglio”.
Aradori e Kaukenas assommano 49 punti, contro i 47 di Goss e Green. La differenza è tutta lì?
“Anche nei tiri liberi concessi, 32 contro i nostri 14 tirati. Abbiamo la nostra conformazione di squadra, tendiamo sempre ad aprire il campo, con uomini che preferiscono tirare da 3 e non a penetrare. A un certo punto era diventata la partita dei sette nani, con Polonara come pivot…”.
Cos’è cambiato, con la sua gestione?
“La matrice difensiva c’è sempre stata, ora c’è la possibilità di lavorare una settimana intera, senza le coppe. I giocatori prima giocavano senza allenarsi, come sempre c’è una presa di responsabilità maggiore, con il cambio di guida tecnica. Abbiamo alzato il numero dei possessi, cercando di mantenere un equilibrio: segnamo tanto, subiamo altrettanto, ma sono le nostre caratteristiche”.

 

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