http://www.ilgiornale.it/news/sport/francesco-jr-nazionale-pap-non-mi-vuole-1305510.html
Vanni Zagnoli
“La disciplina della terra, sono i padri e i figli…”, Ivano Fossati. Genovese agnostico calcistico, viene in mente perché la Sampdoria per un’ora è stata in testa con la Juve (e anche il Genoa, prima del rinvio) e ogni volta che nello sport si parla di papà e figlio.
Dunque, se ti chiami Paolo Maldini e sei al top, a 30 anni, il papà ct (Cesarone, scomparso a primavera) ti lascia la fascia di capitano e conferma la linea Sacchi e Vicini, in nazionale, per Francia ‘98. La linea di Maldini senior con l’under 21, dall’86. Anzi, l’errore fu di Bearzot che non lo chiamò al mondiale del Messico, a 18 anni, come fece con Bergomi a Spagna ’82.
Ma se ti chiami Di Francesco… Il patron Giorgio Squinzi al Sassuolo lo avrebbe voluto: “E non perché il primogenito del mio allenatore preferito”. Eusebio Luca (all’anagrafe) aveva incontrato Berlusconi, che poi gli preferì Giampaolo e dopo ancora Montella. Sbagliando?
Comunque, Federico ha qualità, emerse dal debutto nel 2013, al Pescara che retrocedette in B, e poi alla Cremonese, con Giampaolo. “Che mi impiegò anche da centravanti. Esperienza”. Difra furoreggia in B, 8 gol e potenza, nel girone di ritorno al Lanciano: “Retrocesso ai playout solo a causa della penalizzazione”. Federico è l’erede ideale di Sansone, passato al Villarreal, come ala sinistra. “Ma il papà non mi vuole”. “Già averlo vicino – ci confessava Eusebio -, a Bologna, mi scoccia. Verrà a rompere più spesso, mamma e nonno tifano per lui e non per me. Ha bisogno di allenarsi duramente, per confermarsi”. Autografa settimane inebrianti, con il subentro strong in under 21, con la Serbia, la doppietta ad Andorra e il raddoppio al Cagliari. E’ già da nazionale. Lo sanno Eusebio e la Mapei. Magari l’anno prossimo lo accettano in neroverde…
A cura di Giangabriele Perre