Giornale di Sicilia. Sassuolo-Palermo 2-2, Vazquez: “Un punto utile, guadagnato contro una buona squadra”. Brugman: “Schelotto ha portato un’ideologia nuova”

Franco Vazquez, attaccante del Palermo e protagonista del match, affronta Peluso, difensore del Sassuolo
Franco Vazquez, attaccante del Palermo, affronta Peluso, difensore del Sassuolo

Vanni Zagnoli

Reggio Emilia

Ha ragione Eusebio Di Francesco, Franco Vazquez è un lusso, lontano dalla zona Europa, non è un caso che abbia inaugurato lui il 2-2 di Reggio.“Le sconfitte delle rivali ci permettono di guadagnare un punto in classifica ma dobbiamo guardare alle nostre prestazioni – racconta a Sky -, è un pari importante per noi, vista la situazione di classifica che abbiamo, ottenuto contro una squadra che gioca molto bene. Dobbiamo pensare gara dopo gara, sono tutte finali per noi. Prima otteniamo punti, meglio è. E’ stato importante cogliere il pari alla luce anche dei risultati delle altre squadre, ma pensiamo a quello che ci interessa”.

In mixed zone passa Brugman, scelto al posto di Jajalo, squalificato.

“È un punto fondamentale per il nostro campionato – spiega l’interno uruguagio -, venire qua a fare risultato è importante per noi e per la classifica. Negli ultimi 10 minuti, con l’uomo in meno, si è vista una squadra compatta, abbiamo rischiato un po’ contro un ottimo Sassuolo”.

A 23 anni, è un giocatore di rendimento, ancora però non una certezza assoluta, per la serie A. “Dopo la partita contro la Fiorentina ho avuto un problema fisico che mi ha tenuto fuori per 10 giorni, tornare a guidare il centrocampo è stato importante, per me. Sono convinto che il futuro sarà positivo”.

Certo, il +7 sulle ultime tre è ipoteca sulla salvezza, Gaston Brugman può crescere e magari rivelarsi come uomo mercato. Adesso serve una nuova vittoria, al Barbera, come con l’Udinese. “Contro il Torino ci aspettiamo uno stadio pieno come contro il Milan, i tifosi sono la nostra carica”.

A Reggio Emilia, i rosanero erano passati in vantaggio, c’era la possibilità di bissare il colpo riuscito in una tutta la stagione solo al Bologna, perchè il Sassuolo al Mapei non vince da 3 mesi, dall’8 novembre, il derby con il Carpi, ma impone regolarmente il gioco, a tutti. Compresa la Juve, che da quella serata di ottobre ha sempre vinto. Il Palermo, insomma, ha fatto molto meglio di Dybala e compagni…

“E’ mancato un gol per vincere, è difficile venire qui a fare risultato, però nel primo tempo abbiamo rischiato poco”.

Tutto perchè gli emiliani non hanno un bomber vero, un risolutore come Vasquez, tantomeno un Dybala, ma “solo” una marea di discreti o buoni giocatori valorizzati al massimo da mister Eusebio, Di Francesco. Uno che cambia la storia di tanti e in positivo. Come magari farà anche Schelotto con il Palermo, chissà.

“Il mister argentino ha portato molta serenità, un’ideologia nuova e ci ha dimostrato che possiamo fare risultato. E’ diverso, rispetto alle gestioni di Iachini e Ballardini”. Un argentino che allena un uruguagio è un bel tema…

“Per me è la stagione dell’esordio in serie A – è dal Pescara, in prestito -, un’annata difficile però mi ha insegnato tanto. Ero stato in A anche in Abruzzo, senza tuttavia esordire”.

Era il Pescara portato in A da Zeman ma affidato in maniera scellerata a Giovannino Stroppa, debuttante senza essere passato dalla B, e poi non salvato da Bergodi nè tantomeno da Bucchi. Storia molto diversa rispetto al Palermo. “L’obiettivo stagionale resta la salvezza. La cosa più bella della giornata è il punto che abbiamo fatto”.

E va beh, è come se avessero vinto, se ne vanno tutti sul pullman distesi.

 

Related Posts

Leave a reply