Il Giornale, Fefè De Giorgi: “Il volley sport da grandi stadi. Da leccese, conosco Conte: è esigente, non cattivo. L’alternanza di presidente Fipav settantenni è il segno del rinnovamento…”. Nessun parola in pugliese: “Sono concentrato”. La prima fase è noiosa, con sole 4 eliminate: “E’ la formula di sempre”. Ci troviamo in semifinale? “L’Italia sì, la mia Polonia faticherà, perchè la Russia è fortissima. Memorabili i 65mila di Varsavia”

Benjamin Toniutti è il miglior palleggiatore d’Europa (youtube.com)

L’integralità della chiacchierata con Fefè De Giorgi. Con il grazie a Elia Pagnoni

http://www.ilgiornale.it/news/sport/volley-sport-grandi-stadi-1435422.html

Vanni Zagnoli
Può essere ancora l’Europeo degli italiani. Perchè gli azzurri hanno un tabellone favorevole e i ct nostrani valgono il podio.
Fefè De Giorgi, dica qualcosa di simpatico, via, come quando era opinionista su Raisport…
“Nulla, mi viene in questo caso…”.
Leccese, come Antonio Conte, è altrettanto cattivo?
“Il mister è unico, ci conosciamo, io sono di Squinzano. Chi è molto esigente, sembra cattivo, io da ct della Polonia in parte lo sono. Tifo Lecce e, soprattutto, Inter, dunque sono abituato a soffrire”.
Agli Europei ci sono tanti italiani, negli staff.
“Io ho da sempre un motivatore, il mantovano Giuliano Bergamaschi, già alla pallanuoto, a Brescia. Nella Russia il vice è Sergio Busato, sono italiani anche il secondo della Finlandia e uno scout della Slovenia”.
Allena la Polonia, campione del mondo in carica ma incapace di qualificarsi per le olimpiadi…
“C’era il francese Antiga, erede di Nano Anastasi. Finito il ciclo olimpico, cambiamo parecchio. Solo Serbia e Francia hanno portato qui tutti i migliori”.Com’è possibile radunare 65mila spettatori per Polonia-Serbia (0-3), nello stadio di Varsavia?
“Una serata incredibile, dal vivo è coinvolgente, tantopiù da allenatore. Un’esperienza irripetibile, tantopiù ascoltare l’inno cantato dalla gente, a cappella. I serbi sono forti, noi non ci siamo espressi proprio, resta l’evento”.
Giani ha sconfitta gli azzurri al tiebreak, può tramutare l’argento con la Slovenia nel primo oro tedesco?
“Perchè no? Ha una buona squadra e questo Europeo è particolare. Le migliori sono Francia, Russia e Serbia, eppure c’è spazio per sorprese. I francesi faticano, anche perchè Ngapeth gioca poco”.
L’Italia ha il corridoio libero, verso la semifinale: a Katovice la Turchia (alle 17,30, su Raidue), domani il Belgio nei quarti.
“Ha buone chances, contro squadre minori. Il potenziale della mezzaluna è inferiore, i fiamminghi sono ostici, ma con alti e bassi”.
Con Zaytsev e magari Juantorena e Birarelli, poteva tornare l’oro, 12 anni dopo?
“Quei tre hanno un valore assoluto, li senti, in campo. La realtà dice che se la possono giocare anche senza”.
Buti a 34 anni è ormai capitano non giocatore?
“Resta buono, quando entra sa quanto deve dare. Tiene i rapporti con la squadra, è un esempio costante per gli altri”.
Nell’altra parte del tabellone avanzeranno Francia e Serbia?
“Se rientra Ngapeth, i francesi se la giocano”.
Il suo sestetto della prima fase, grazie.
“Sono concentrato sulla Polonia e sul girone dell’Italia, preferisco dettare i migliori in senso assoluto. Toniutti (Francia) palleggiatore, come opposto il russo Mikhaylov o il bulgaro Sokolov, in banda il belga Deroo (ero con lui a Zaksa) e un giovane molto interessante il russo Volkov. Spero emerga uno dei miei, come centrale segnalo Bieniek, molto bravo, assieme al bulgaro Nikolov. Il libero è facile, Grebennikov, Francia e Civitanova”.
Chi è il Velasco di oggi?
“Sempre Julio. Ce ne sono tanti bravi, il migliore è chi vince. Magari uno di noi tre italiani…”.
Cosa manca al volley per scalzare il basket, la F1 e le moto? La prima fase con solo l’ultima eliminata è noiosa…
“La formula è questa da anni. Occorre creare eventi, proporre belle riprese tv, foto fascinose, per suggestionare il pubblico mondiale”.
Delle scarpe di Zaytsev che opinione ha?
“Il tema è delicato”.
Colpa del presidente federale di 70 anni, Cattaneo, successore del 77enne Magri, che restò in carica per 22 stagioni?
“E’ il rinnovamento, no?”.
Ci risentiamo per la semifinale di sabato?
“Difficile, perchè la Russia è fortissima, anche se noi giochiamo in casa. Chicco, invece, c’è di sicuro”. Gianlorenzo Blengini.

 

 

 

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