Il Giornale, serie B con Silvia Gilioli. Il Carpi studia da Bologna, possono salire insieme. Il Modena è dietro e pure Reggiana e Spal hanno chances di risalire

Qualche differenza, come sempre, fra il testo iniziale di Silvia e quanto è stato impaginato da Elia Pagnoni e Davide Pisoni nelle pagine sportive de Il Giornale di oggi.

Silvia Gilioli
C’è un’Emilia Romagna in zona retrocessione, con Parma e Cesena, in serie A, affiancata da potentati economici emergenti. Il Sassuolo ferma la Juve e con due vittorie si porta a metà classifica, in serie B comanda il duo emiliano di antitetica tradizione. Sino al 2010, il Carpi era in serie D, nel 2000 addirittura in Eccellenza, dopo il fallimento, adesso è primo assieme al Bologna dei 7 scudetti, irrorato dall’americano Joe Tacopina.
I biancorossi sono in provincia di Modena, studiano da Sassuolo perchè alle spalle hanno il signor Gaudì, alias Stefano Bonacini, già sponsor di Udinese e Genoa, con il prestigioso marchio di abbigliamento giovanile. Un anno fa, debuttava in B anche l’allenatore Stefano Vecchi, fece discretamente eppure venne esonerato da Giuntoli, ds onnipotente. Il tecnico bergamasco è passato all’Inter primavera, a punteggio pieno, e ora rappresenta l’ultima delle alternativa a Mazzarri, se la crisi nerazzurra perdurasse. Dopo il traghettatore Pillon, a 60 anni Fabrizio Castori vorrebbe affacciarsi in A sulla panchina carpigiana nonostante il budget abbassato, da 4 milioni ai 2,5: vanta 7 promozioni, dall’Eccellenza alla serie B ma pure 5 esoneri in sequenza. Caratterialmente ricorda i grandi: Conte, Capello e Lippi, risponde per le rime ai giornalisti-tifosi della squadra avversaria e non ama i presidenti che interferiscono: alla Reggina Lillo Foti era sempre in spogliatoio, non lasciava tranquilli i giocatori e adesso è ultimo e indebitatissimo in Lega Pro.
Con il gioco e il suo personaggio sanguigno, seduce i 4100 spettatori del Cabassi, stadio che non sarebbe a norma per la serie A. Le uscite sbagliate del portiere Gabriel, in prestito dal Milan, sono rimediate dai gol degli esterni Concas e Di Gaudio, palermitano cresciuto in strada: “A due anni – racconta – papà se ne andò di casa. Mamma ci ha mantenuto facendo le pulizie, mentre io giocavo”. A centrocampo il geometrico Porcari, due promozioni in sequenza con il Novara, e Raffaele Bianco, tornato da squalifica per le scommesse. In avanti folleggia il nigeriano Mbakogu, 22 anni e 6 trasferimenti in Italia, ora seguito dal Borussia Dortmund.
Il Bologna sfrutta l’effetto Tacopina, lunedì sera con il Trapani c’erano 15mila spettatori, pubblico da serie A. Il vicepresidente Joey Saputo, canadese di padre palermitano, è fra i tre più grandi produttori di mozzarella al mondo. “Con un fatturato – rivela – superiore ai 10 miliardi di dollari”.
Un mese fa, a Firenze, aveva incontrato Roberto Mancini, lo vorrebbe come manager all’inglese, per 5 stagioni. Intanto riporta Di Vaio, appena ritirato (con gol) nel suo Montreal Impact. L’ex capitano rossoblù farà il dirigente.
E il Modena? Lì in mezzo resta triturato. Il procuratore Caliendo si è preso la presidenza ma non vuole investire e così i canarini scivolano a sesta forza del calcio regionale, comunque a 2 punti dai playoff. E in Lega Pro, la Reggiana (fallita nel 2005) è al comando del girone B, con 2 punti sulla gloriosa Spal, fallita due volte in un decennio. A Reggio e Ferrara i soldi scarseggiano, è la passione ad alimentare la regione più rappresentata nel calcio italiano di vertice.

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