Corvino lascerà il Bologna, magari prima di maggio: il connubio con il figlio Romualdo, procuratore. Resta il team manager Di Vaio, potrebbe essere promosso ds

Pantaleo Corvino è al 4° esonero in quasi 40 anni di calcio
Pantaleo Corvino aveva firmato il 4° esonero in quasi 40 anni di calcio

http://sport.ilmessaggero.it/calcio/corvino_lascera_bologna_magari_prima_fine_stagione_team_manager_di_vaio_invece_resta-1620259.html

Se ne parla da mesi, ma da ieri sera è proprio certo, perchè ci risulta che il dg Claudio Fenucci ne abbia parlato con un procuratore. Pantaleo Corvino, classe 1950, ds fra i veterani del calcio italiano, sarà congedato dal Bologna senza nemmeno attendere la fine della stagione. Era arrivato in Emilia un anno e mezzo fa, subentrando a Filippo Fusco che comunque aveva lavorato bene, al di là della scelta di Diego Lopez, che era stata dell’allora presidente Albano Guaraldi.

In autunno 2014 si concretizzò l’ingresso di Joey Saputo, inizialmente con Joe Tacopina, poi liquidato e ora presidente del Venezia. A primavera di un anno fa Corvino esonerò Lopez per affidarsi a Delio Rossi, il suo allenatore preferito, che a Lecce fece subentrare a Cavasin e fu la prima volta che ricorse al licenziamento di un tecnico durante la stagione. Pantaleo si era ripetuto alla Fiorentina, con Delio Rossi, sempre, per Mihajlovic, e non era andata così bene, al di là del pugno a Ljajic che costò la panchina a Delio.

In rossoblù, Rossi aveva faticato a conquistare la promozione. Il Vicenza terzo era uscito con il Pescara, la semifinale playoff con l’Avellino fu tribolata, ancor più la finale con gli adriatici di Massimo Oddo.

Il resto è storia fresca. Delio è partito male, come risultati, saltò un girone fa, con la sconfitta al Dall’Ara, immeritata, contro l’Inter, Donadoni ha un passo da Europa league, salvo il calo finale prevedibile, senza obiettivi veri.

A prescindere dal futuro del mister, in ballottaggio con Capello, Ranieri e magari Mazzarri per la nazionale, Corvino non resterà e anzi potrebbe salutare anzitempo.

Voleva portare in panchina Mimmo Di Carlo, era stato un consigliere di calcio vicino a Saputo a fermare il piano per affidarsi al più spettacolare Donadoni. Al Bologna resterà sicuramente il team manager Marco Di Vaio, che potrebbe pure essere promosso come ds, perchè ha carattere e credibilità.

Nelle scelte di Saputo incide anche il modus operandi di Pantaleo Corvino, chiacchierato fra i procuratori e i ds da quando il figlio Romualdo (nella foto in copertina) è diventato procuratore. A Corvino junior deve qualcosa Graziano Pellè, portato a a Parma, dove Colomba lo lanciò titolare in serie A, a dispetto dei fischi dello stadio Tardini per i suoi controlli farriginosi. La potenziale commistione di interessi sul mercato, fra padre e figlio, tuttavia, nel mondo del calcio fa discutere.

E poi, chissà, magari Joey Saputo valorizzerà con ruolo operativo anche quel suo consigliere personale, che preferisce non apparire, e che per anni gli ha chiesto di entrare nel calcio. Fu lo stesso personaggio a fargli incontrare in un albergo di Firenze Roberto Mancini, nell’autunno 2014. Non fosse arrivata l’Inter, il Mancio avrebbe probabilmente accettato di subentrare a Diego Lopez e sarebbe cambiata in anticipo la storia petroniana. E presto, chissà, ricambierà tutto. Senza Corvino e, soprattutto, se Donadoni tornasse in nazionale.

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