Il Gazzettino. Coppa Italia, Inter-Fiorentina 2-1, nerazzurri in semifinale. Quella palla alzata da Handanovic impedisce il sorpasso viola. La vitalità dei goleador Candreva e Barella, la propulsione di Young. Vecino e Godin meritano di restare, l’errore di Ceccherini sul vantaggio

(ilmessaggero.it)

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Il fattore campo è imperante, in coppa Italia, anche l’Inter ne fa tesoro e passa in semifinale. Primo tempo bloccato, con vantaggio casuale, di Candreva, nel secondo i nerazzurri sembrano padroni del campo, subiscono il pari di Caceres ma ripassano con il destro di Barella, evitando i supplementari.
In tribuna ci sono l’ex capocannoniere viola Toni e i patron Commisso, Allegri e il ct Mancini, vicino alle panchine c’è Jorge Lorenzo, nel pomeriggio in visita all’Inter. 
Iachini dà la priorità al campionato, schiera in porta Terracciano, non Dragowski. Il primo tentativo è di Lirola, fuori di poco, poi Alexis Sanchez, al rientro, tocca solo con la spalla. Entrambe le squadre cercano le verticalizzazioni, la circolazione di palla nerazzurra a tratti è lenta o imprecisa, la Fiorentina pressa con ardore, controlla con la massima attenzione su ogni azione. L’ex Dalbert regge il confronto con Candreva, autore di due cross insidiosi. Il migliaio di tifosi toscani è surclassato dai cori degli interisti, per niente spazientiti di fronte alle difficoltà della squadra a trovare spazi. Il vantaggio è alla prima distrazione della Fiorentina. Candreva si accentra, Ceccherini scivola sull’incursione, contrastato da Lautaro, la palla resta lì e sempre Antonio Candreva infila la 4. rete stagionale: «Tutte le squadre ci aspettano – racconta -, è difficile trovare spazi, occorre avere pazienza».
Prima del match, ovazione per Christian Eriksen alla prima presenza, in panchina, il centrocampista ex Tottenham è a lungo applaudito durante il riscaldamento. «Penso che non faremo altre operazioni – spiega l’ad dell’Inter Beppe Marotta -. Questo è un mercato di opportunità, dopo averne trovata una come Eriksen non ci sono giocatori a disposizione che possano alzare il nostro livello qualitativo. Il danese ci porta a un livello molto alto».
Alla ripresa, Lautaro crea subito due buone occasioni e Sanchez sfiora il palo da fuori. L’ultimo quarto di coppa Italia è meno tattico, con il vantaggio dell’Inter, le due linee strette della Fiorentina faticano ad arginare. Lautaro Martinez slalomeggia e viene chiuso in angolo. Su bel cross di Ashley Young Vecino stacca come quando portò l’Inter in Champions, vincendo all’Olimpico contro la Lazio, Terracciano si oppone. La Fiorentina pareggia su angolo di Pulgar, Caceres in acrobazia prevale su Lautaro. I viola avrebbero una palla per il sorpasso, Chiesa per Vlahovic, il tocco di classe è alzato da Handanovic.

Debutta Eriksen e subito arriva il 2-1. Candreva crossa, Milenkovic respinge di testa, Barella da fuori trova una coordinazione perfetta e leva il timore del 6° pareggio in 8 gare. Iachini passa al 3-4-3, anche con l’ingresso di Sottil, al posto dell’altro figlio d’arte, Chiesa. L’Inter non concede palle gol, va ancora a segno con Lautaro, lanciato da Eriksen, ma in netto fuorigioco. Il danese dà già un saggio del proprio potenziale. Conte respira di sollievo, in semifinale affronterà il Napoli in doppia sfida, può subito raggiungere una finale, alla prima stagione a Milano. Con i nuovi la rosa è più completa. Vecino era dato in partenza, con un accelerazione a destra nel recupero conferma di meritare la permanenza. Alla Fiorentina è mancata brillantezza in avanti, Chiesa è lontano dalla migliore condizione, così Iachini incappa nella prima sconfitta da erede di Montella.  
Vanni Zagnoli
Inter-Fiorentina 2-1
GOL: 44′ Candreva; st 15’ Caceres, 22’ Barella.
INTER (3-4-1-2): Handanovic 6; Godin 6, Ranocchia 6, Bastoni 6; Candreva 7 (28’ st Moses 6), Vecino 6,5, Barella 7, Young 6,5; Sanchez 6 (21’ st Eriksen 6,5); Lautaro Martinez 6,5, Lukaku 5,5 (43’ st Esposito sv). All. Conte 6,5.
FIORENTINA (3-5-2): Terracciano 6,5; Milenkovic 6, Ceccherini 5, Caceres 6; Lirola 6 (40’ st Ghezzal sv), Benassi 6, Badelj 6 (11’ st Cutrone 5,5), Pulgar 6, Dalbert 6; Vlahovic 5,5, Chiesa 5,5 (35’ st Sottil sv). All. Iachini 6.
Arbitro: Doveri di Roma 6.
Note: ammoniti Caceres, Dalbert, Sottil. Recupero: pt 1’, st 3’. 50mila spettatori. 

Da “Il Gazzettino”

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