Il Gazzettino, Il Messaggero, mondiali di volley. Italia-Rep. Dominicana 3-0, quarta vittoria di fila per gli azzurri

Il muro dell’Italia contro la Rep. Dominicana (immagini.quotidiano.net/lapresse.it)

Firenze

Con la Repubblica Domenicana era scontata, si poteva anche non giocare. I caraibici perdono 3-0, sono solo alla 2. partecipazione ai mondiali ma nel ’74 fecero meglio, perdendo solo 3-1, con l’Italia. Al Mandela forum è festa a prescindere, quasi esaurito, e persino i genitori di Anzani (parrucchieri) e il papà di Nelli sono in canotta azzurra da campo.

La partita è un allenamento, una passerella anche di musica, con i centramericani inferiori prima di tutto sul piano fisico. E’ tutta una festa, come in discoteca, si canta abbracciati, in questo senso il mondiale è già vinto. Si viene a ballare all’evento sportivo. La ventina di tifosi domenicani arriva da Prato, i panchinari si fanno notare per le danze al ritmo di musica, durante il riscaldamento fra un punto e l’altro. Perdono e sono felici. 

L’Italia sembra non affondare i colpi di proposito, per lasciare un pizzico di interesse sul match. Il clou sarà domani, con la Slovenia è in palio il primato del girone, a meno che l’Argentina non la porti almeno al tiebreak, nel qual caso basterebbe anche una sconfitta di misura. E’ fondamentale non perdere punti per ipotecare il primato anche della seconda fase. Valgono anche i punti realizzati nella prima settimana, da Milano e Bologna passano solo le vincitrici dei gironi a 4, più la migliore seconda. Stessa cosa per i due gruppi bulgari. Diceva bene Velasco, il ct argentino: «Non conta solo passare, ma farlo tra i primi due posti, per avere chances di arrivare a Torino». Dove ci sarà la final 6.

Quando il primo set con i domenicani è ormai deciso, Blengini fa entrare Nelli, per pochi scambi, e Maruotti, che dà respiro a Juantorena. E’ troppo facile per Lanza piazzare il 22-10, ha pure le sue fans personali: “Attacco di Lanza, attacco di sostanza”. Già, è un’Italia pragmatica. Anche sul 9 pari del secondo parziale, basta una difesa di Colaci per il break. L’incognita resta la tenuta di Juantorena, nel weekend chiave, a 33 anni le pause sono normali. E’ più Anzani il centrale sacrificato per il libero, arriva addirittura il sorpasso dei rossoblù (13-14), serve l’occhio di falco per evitare il -2. Dal 17 pari, la nazionale arriva facilmente a chiudere il set, con la serie di battute di Mazzone, capace di 2 aces. Nel terzo si passeggia, dall’8-4, resta a guardare Baranowicz, entrato per il servizio vincente che ha chiuso il match con l’albiceleste. E’ disoccupato, dopo il fallimento di Piacenza: “In A2 non scendo”, racconta. E’ anche il suo mondiale. Naturalmente lo è di Zaytsev, il re delle battute vincenti, ne piazza una a 131 orari. Ha le scarpe azzurre (nere per Mazzone e Giannelli, ma dello stesso sponsor), un anno fa si era rifiutato di giocare per una questione di calzature, si sarà pentito di avere tirato troppo la corda, saltando gli Europei. Si è risparmiato e sorride. Come Maruotti, subentrato a Lanza, e Randazzo, dentro per gli ultimi punti. 

Canada e Olanda sono le rivelazioni dei mondiali, nel girone di Ruse: i nordamericani sono in testa, i Paesi Bassi hanno battuto il Brasile e ieri la Francia al tiebreak, vorrebbero rivivere gli anni ’90, quando negarono all’Italia per due volte la via dell’oro olimpico. Fra chi ha giocato 4 partite, solo gli Usa sono a punteggio pieno come gli azzurri. Bel segnale.

Italia-Rep. Domenicana 3-0 (25-12, 25-18, 25-15): Giannelli 3, Zaytsev 12, Juantorena 17, Lanza 6, Anzani 7, Mazzone 8; Colaci (l); Maruotti 2, Randazzo 1, Nelli. Ne Baranowicz, Candellaro, Cester, Rossini (l).

Ieri: Giappone-Belgio 1-3. Classifica: Italia 4 vittorie (12 punti), Slovenia 3 (8), Belgio 2 (7), 

Argentina 1v (3), Giappone 1v (3p), Dominicana 0. Oggi: Belgio-Dominica e Argentina-Slovenia; domani, Giappone-Argentina, alle 21,15 (Rai2) Italia-Slovenia.

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”, “Il Messaggero”

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