Il Gazzettino, il recupero: Milan-Genoa 2-1. Romagnoli autogol e gol, ma il grifone meritava il punto. Gattuso comunque crea più del solito, così arriva al panettone

(tuttosport.com)

Il Milan si normalizza, in tre giorni si prende 6 punti, riportandosi in buona posizione di classifica, in linea con gli obiettivi minimi, ma ha rischiato di perdere.
Sembrava bastasse una prodezza di Suso, il migliore da quando è titolare, meritava di essere titolare nel Liverpool, che invece non ha creduto nello spagnolo. Sinistro da fuori, applausi, il resto è il solito Gattuso, ovvero concede molto, concede il pareggio su errore di Bakayoko. Nel recupero l’uscita a vuoto del portiere, che per 3 volte aveva salvato i liguri, e Romagnoli infila in pallonetto, a porta vuota.
Prima dell’intervallo, fra l’altro, il Milan rischia un rigore. Biraschi è bravo, la circolazione palla di Juric ricorda la promozione del Crotone.
E’ il Milan solito, con tanti dubbi, in linea con le stagioni negative del dopo scudetto, pause ed errori, tre diverse proprietà non cambiano la sostanza. La Juve è lontanissima ma anche le altre grandi. Servirebbe Antonio Conte per cambiare la storia rossonera, lo puntavano Mirabelli e Fassone, ds e dg passati, e anche Leonardo e Paolo Maldini. Gattuso comunque dovrebbe arrivare sino al panettone, evitando l’ennesimo rimonta. Il Grifone tiene quasi tutta la partita, la manovra rossoblù è gradevole, alto e basso, ovvero rasoterra e traiettorie aeree, la retroguardia fa filtro. Calahnoglu, invece, è tornato ai mesi con Montella, onestamente non grande giocatore.
Il pari è strameritato, alla ripresa, originato da una sciocchezza di Bakayoko, palleggiante in area, indegno di un centrocampista di rottura di esperienza internazionale. Dalla destra tirocross di Kouame, Romagnoli fa autorete. La reazione è farraginosa, come sempre. La circolazione palla banale, il problema è raggiungere Higuain, perchè l’argentino anima sempre qualcosa. Il destro meriterebbe il vantaggio, saetta che Radu coglie. L’aveva fatto anche a inizio ripresa.
E Musacchio poi gira fuori.
Laxalt esce ha perso tremendismo offensivo, mentre dietro non è mai stato impeccabile. Criscito fa quasi il playmaker aggiunto, gioca con esperienza, detta i tempi e Kouamè conferma la verve di Cittadella. Kessie fa volare Radu, poi il turco Calahnoglu manca la porta di poco e il portiere di nuovo salva, sul sinistro a giro di Suso. Il finale è naturalmente rossonero, i gattusisti sono stati complessivamente superiori ma non hanno fatto abbastanza, considerando il blasone e il fattore campo. Spesso hanno vinto costruendo molto meno. Il 2-1 arriva episodico, con la mezza rovesciata di Alessio Romagnoli.
Il Genoa di più non poteva fare, Ballardini non meritava l’esonero, Juric in rossoblù ha una media punti bassa, comunque dovrebbe salvarsi. Impiega nell’ultimo quarto di gara.
Vanni Zagnoli
Milan-Genoa 2-1
GOL: 4′ Suso, st 11’ Romagnoli aut, 46’ Romagnoli.
Milan (3-5-2): Donnarumma 6; Musacchio 6, Romagnoli 6, Rodriguez 6; Suso 6,5, Kessié 6, Bakayoko 5, Calhanoglu 5,5 (38′ st Castillejo sv), Laxalt 5,5 (18′ st Abate 6); Cutrone 5,5, Higuain 6,5. All. Gattuso.
Genoa (3-5-2): Radu 6; Biraschi 6,5, Gunter 6, Criscito 7; Lazovic 6, Romulo 6 (21′ st Veloso 6), Mazzitelli 6,5 (33′ st Omeonga 5,5), Bessa 6, Zukanovic 6; Kouamé 6,5, Piatek 5,5 (40′ st Pandev sv). All. Juric.
Arbitro: Pasqua 6,5.
Note: ammoniti Criscito, Kessié, Veloso e Rodriguez. 30mila spettatori. Angoli: 7-2. Recupero: pt 0’, st 4’.

Da “Il Gazzettino”

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