Il Gazzettino. Inter-Athletic Bilbao, 2-0: Nagatomo propizia il raddoppio ma sarà ceduto. Appena 4800 spettatori

Mauro Icardi
Mauro Icardi

La versione integrale del commento a Inter-Athletic Bilbao, per il Gazzettino.

Vanni Zagnoli
Parma
Quattro sconfitte in sequenza in precampionato, più l’1-1 con l’Al Ahli, però questo successo sull’Athletic Bilbao restituisce il sorriso all’Inter. E’ la serata di Stefan Jovetic, 25enne montenegrino alla prima da titolare e davvero convincente, nel primo tempo. Ha voglia di giocare come nessuno, Mancini lo ritiene in ritardo di preparazione di un mese, rispetto agli altri, eppure è davvero l’unico capace di fare la differenza.
Ci si aspettava Kondogbia, è in formazione come Kovacic, entrambi però all’ultimo momento sono acciaccati e allora giocano Brozovic e Gnoukouri: è il miglior amico del francese di 22 anni, costato 30 milioni e attesissimo perchè soffiato al Milan. Kondogbia ha fisico da 400centista, gli serve tempo per carburare, chissà se sarà davvero il nuovo Kolo Tourè, intanto Gnoukouri non dispiace. Neanche Brozovic accanto a Medel, a centrocampo. Nel girone di ritorno della scorsa stagione si erano accesi a fiammate, ora la manovra è discreta e il ritmo sale, dopo un avvio da sgambata. Piace il pressing nerazzurro, il cileno Medel trionfatore in copa America lo porta bene e il possesso palla è per due terzi milanese, nel primo tempo.
Innescato da Guarin, Jovetic di testa fa volare Iraizoz e lì Icardi accarezza l’esterno del palo. Il montenegrino è sorprendente, segna con una bella girata al volo, su assist di Gnoukouri. Viene da due stagioni negative al Manchester City, Pellegrini non lo vedeva, il riscatto costerebbe 12 milioni e giocasse così sarebbe un affare, per il ds Ausilio. L’incognita sono il ginocchio e i polpacci, che dal 2010 lo tormentano.
La prima rete della serata è salutata dal timeout per il caldo. Alla ripresa entrano Ranocchia e Palacio, per Santon (apprezzabile, a destra) e Guarin (in crescita), altri 3 cambi dopo un’ora. Lì esce anche Jovetic, applaudito da Mancini, ma la partita per un quarto d’ora perde interesse. L’Inter fa girare la palla, c’è qualche errore di misura ma un sinistro da fuori di Gnoukouri esalta ancora il portiere del Bilbao.
In avanti nell’ultima mezz’ora c’è l’albanese Manaj, 18enne ex Cremonese molto promettente, manca Hernanes, a Milano per problemi ai flessori. Gli ultimi 10’ regalano emozioni, con il pareggio sfiorato da Sabin Merino e il raddoppio di Icardi, in pallonetto aereo. Il cross è da destra, di Nagatomo, unico convocato fra i 6 in partenza. “E’ conteso fra Sampdoria e Genoa”, spiega il ds Ausilio. Mancini invece aspetta Felipe Melo, intanto fa monitorare tutti dal preparatore trevigiano Ivan Carminati, tramite il gps.
Dalle tribune si sentono anche una ventina di tifosi baschi. L’Athletic un anno fa eliminò il Napoli nel preliminare di Champions, stavolta è timido, al di là dell’assenze di Munain e di altri titolari.
Però la stessa Inter attira poco. In una stagione senza Europa league, quest’amichevole suggestiva doveva attirare tifosi dal nord Italia, invece il Tardini è semivuoto. Qui c’era la serie A, adesso si prepara la D con quasi 8mila abbonati, per la squadra di Mancini ci sono 2000 persone in tribuna, altrettante in curva ospite e 500 nei distinti. Le alternative erano città di mare (Pisa, San Benedetto e Reggio Calabria), ma non sarebbe cambiato molto.
INTER-ATHLETIC BILBAO 2-0: 27’ pt Jovetic, 39’ st Icardi.

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