Il Gazzettino, la nazionale. La prima volta contro l’Arabia Saudita, sarà a San Gallo: i verdi sono ai mondiali per la 5^ volta in 7 edizioni

Majed Abdullah con 67 reti è il miglior marcatore della nazionale Saudita (resetera.com)

L’Arabia Saudita ha sempre un qualcosa di magico. Fa pensare agli sceicchi, ai petrolieri, all’Islam, insomma è un altro mondo, rispetto all’Italia. Questo mondo incrocierà per la prima volta la nazionale lunedì 28 maggio, alle 20,45, a San Gallo. Chissà perchè al Kybunpark, in Svizzera, e non magari in uno stadio di provincia romantico, da Aosta al Molise. Perchè la scelta elvetica non è meno curiosa, è naturalmente anche la prima azzurra lassù.
E’ la prima di una serie di amichevoli di fine stagione: venerdì 1 giugno a Nizza c’è la Francia, lunedì 4 allo Juventus stadium di Torino l’Olanda. Quelle due sono amichevoli di prestigio, neanche gli orange saranno ai mondiali e avevano già saltato gli Europei, però in Brasile 2014 furono semifinalisti e diedero spettacolo. Insomma è una bella sfida fra nazionali in crisi, azzurri e orange, mentre i transalpini inseguono la seconda finale mondiale del calcio moderno. L’Arabia, invece, è alla 5. partecipazione iridata in 7 edizioni, nel ’94 passò addirittura il turno, nelle ultime due rassegne non si era qualificata. E’ stata campione d’Asia per tre volte e due volte finalista, nelle ultime due peraltro è uscita al primo turno. Fu seconda nella prima Confederations, fra l’altro ospitata, e quarta in Messico ’99.
Al di là della romanticheria, di un antipasto dei mondiali in Qatar, dove l’Italia “deve” essere presente, è battaglia fra Usa e Marocco per l’assegnazione dell’edizione 2026 e non si può che tifare per il nuovo, l’Africa, sede di appena un campionato del mondo (2010, Sudafrica) e mai di olimpiadi.
Per l’Italia, sono mesi di traghettamento, con Di Biagio ct. Discreto come gioco con l’under, dignitoso come risultati (uscito al primo turno due Europei fa, con esclusione dalle olimpiadi, semifinalista l’anno scorso) e anche nelle amichevoli con Argentina e Inghilterra.
Come successore reale di Ventura, Ancelotti non si capisce perchè preferisca allenare un club, sognava la Roma, ma si fa a rifiutare la nazionale? Resta Mancini, raramente però ha convinto come gioco. Conte aveva optato per il Chelsea, resta una garanzia, ma non è bello abbandonare e poi tornare. Solo per Lippi, campione del mondo, era doverosa un’eccezione. Ranieri va per i 67 anni, sembra Ventura…
Fra i giocatori, c’è la fascia intermedia che preme, gente di Atalanta e Sampdoria, del Genoa. E poi Roma, Lazio e Juve, ovvero chi ha fatto più strada in Europa.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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