Il Gazzettino. La saga di Juve-Roma, errori arbitrali e sospetti, uno scudetto scippato ai giallorossi. Allegri: “Restano da scudetto. E io non vado al Chelsea”. Spalletti: “Partiamo con l’idea di vincere”

La meravigliosa volèe di Leonardo Bonucci, che regala la vittoria ai bianconeri in uno degli Juventus-Roma più polemizzati
La meravigliosa volèe di Leonardo Bonucci, che regala la vittoria ai bianconeri in uno degli Juventus-Roma più polemizzati di sempre

Vanni Zagnoli

Si perde la contabilità, con la Juve. Stasera cerca l’11^ vittoria di fila in campionato, sarebbero 13 considerati i successi in coppa Italia. E’ favorita, su questa Roma, da due mesi in rottura prolungata, come i ciclisti, con una vittoria in 11 gare. Teoricamente non ci sarebbe partita, in valore assoluto i giallorossi sono vicini e Spalletti spera di ritrovarli all’improvviso. Di fronte alle traiettorie perfette di Dybala, frutto anche di serpentine alla Omar Sivori, e alla potenza croata di Mandzukic. La regina dei secondi posti replica con Dzeko, un solo gol su azione, dato grottesco per il bosniaco, non più fra super centravanti del mondo. Il ds Sabatini contava di bissare l’operazione Tevez di Marotta, da emarginato al Manchester City a finalista di Champions, per ora siamo agli antipodi. “Va aspettato – obietta Spalletti -, si sbloccherà, perchè non ha punti deboli”.

Questa è l’ultima chiamata romanista per lo scudetto, se perde addio, per via del -9 dal Napoli. “La Roma è ancora candidata al titolo – sostiene Allegri -, il cambio di allenatore produrrà una reazione. La partita dev’essere bella dentro e fuori dal campo”.

Già, perchè il passato è zeppo di polemiche, dal secondo scudetto giallorosso sfumato nell’81, con quel gol annullato a Turone per fuorigioco inesistente. Un anno fa, il 3-2 alimentò discussioni, sdoganando però Allegri come degno erede di Conte. Al punto che piace al Chelsea. “Ho il contratto con la Juve sino al 2017. Essere accostati a una panchina importante è normale, quando si guida una grande: sono fiero di allenarla”.

Insegue il 32° scudetto, di nuovo favorito, dopo quei due mesi infelici. “Per confermarci, il Napoli deve rallentare un po’. A noi serve mantenere la condizione fisica e, soprattutto, mentale. E il Bayern negli ottavi di Champions è battibile”.

Spalletti si produce in un’analisi esemplare, sulla rimonta piemontese. “La Juve si contraddistingue per stile, ha fatto capire in spogliatoio, nella testa dei giocatori, cosa vuol dire andare in giro con quei colori e quel nome. Dobbiamo saperlo fare anche noi, siamo in crescita come serietà. Se però pensiamo di non poter vincere, sicuramente non ce la faremo”.

Il modulo romanista sarà 3-5-2, inedito ma a specchio. “Bisogna saper cambiare vestito”. Anche El Shaarawy sarà utile a questo: “Ha qualità, corsa e segna. Gervinho, invece, è turbato dalle offerte. Si decida”.

A cura di Alessandro Mazzarino

Related Posts

Leave a reply