Il Gazzettino. La serie A di Chievo e Parma è ai limiti, la rivoluzione estiva nel calcio italiano, come solo nel 2006, con calciopoli. Pippo Russo (calciomercato.com) e Striscia la Notizia smascherano i presidenti Campedelli e Lugaresi

Luca Carra ad del Parma (teleducato.it)

E’ appesa a un filo la serie A del Chievo e anche del Parma. Oggi il procuratore Giuseppe Pecoraro, che indagava sulla collusione di Andrea Agnelli con la mafia, per la questione biglietti, chiederà probabilmente la retrocessione di entrambe le società, mentre la sentenza è in bilico, entrambe potrebbero evitare la retrocessione a tavolino.

E’ un’estate davvero calda, per il calcio italiano, con l’inchiesta giornalistica del sociologo Pippo Russo, per calciomercato.com, sviluppata da Striscia la Notizia, su Canale 5, con successiva indagine della Figc, sul Chievo, accusato di false plusvalenze, per 25 milioni, addirittura. A bilancio ha iscritto un valore fittizio, fuori da ogni logica, 30 giocatori sconosciuti, scambiati con il Cesena. E’ significativo che ieri il club romagnolo abbia rinunciato al ricorso per la mancata iscrizione in serie B, ripartirà dalla D, se non dall’Eccellenza. L’ormai ex presidente Giorgio Lugaresi aveva persino minacciato il suicidio, se il debito non fosse stato rateizzato dall’agenzia delle entrate. Ne aveva per 70 milioni, persino più della Lazio di Lotito, che rateizzò in 23 anni. Il fallimento dei bianconeri è emblematico della quasi necessità di truccare i bilanci, per mantenere in A (l’unica salvezza dell’ultimo quarto di secolo fu con Ficcadenti in panchina) o almeno in B, e anche senza questi artifici contabili il Chievo avrebbe faticato a salvarsi sempre, in A, esclusa una volta. Il presidente Luca Campedelli, per esempio, da anni non fornisce il dato degli spettatori allo stadio Bentegodi, tantomeno gli incassi, per evitare che gli sponsor fuggano dalla società dal bacino di utenza più piccolo della serie A. Nessuno ha dietro il colosso Mapei, del Sassuolo, per esempio, per cui le plusvalenze fittizie sono uno stratagemma fondamentale, per mantenere club di provincia o di paese fra i grandi. I gialloblù non commentano, a maggio si sono salvati con 5 punti di margine sul Crotone, prima delle retrocesse, e il rischio di penalizzazione afflittiva è enorme, nonostante le perizie di parte portate dal ds Romairone. Nessuno riuscirà a convincere i giudici che 19-21enni magari stranieri, magari difensori, valessero dagli uno a 7 milioni di euro per davvero o anche di più. Per i tifosi veronesi, la speranza è che arrivi una semplice multa, ancorchè magari milionaria.

Il Parma, invece, va a giudizio per tentato illecito sportivo, e anche qui le anticipazioni arrivate dalla Procura all’Ansa fanno ipotizzare la serie B. 

Qui bastano due punti di penalizzazione per far salire il Palermo, la prima delle battute ai playoff. Sarebbe bello se si potessero rifare, eventualmente, anche per questo il Venezia si è iscritto al processo, come parte in causa. Di certo i siciliani non hanno i conti in ordine, ma allora anche il Cittadella dovrebbe essere considerato, battuto in semifinale dal Frosinone, poi promosso. Senza quel tentativo di illecito, secondo la procura, il Parma non sarebbe arrivato secondo per la classifica avulsa, non avrebbe vinto a La Spezia (o perlomeno i messaggi su whatsapp di Calaiò e di Ceravolo al bellunese De Col e a Masi servivano simpaticamente ad ammorbidire gli ex compagni) e allora sarebbero saliti subito i ciociari e il Palermo avrebbe sfidato ai playoff Venezia e Cittadella, Bari e magari il Perugia. E’ possibile che vengano chiesti per il Parma più di tre punti di penalizzazione. Il consigliere Giacomo Malmesi, chiamato presidente, dall’ad Luca Carra, è avvocato, punta sulla gogliardia, sulla voglia di scherzare: “cazzein, pippein”, si leggeva, in un mix fra dialetto del sud e del nord.

Intanto anche il Bari sta per rinunciare al ricorso, come la Reggiana in C, essendo saltate le trattative con le nuove proprietà.

Giovedì, invece, il via al processo di appello al Foggia, accusato di pagamenti in nero e penalizzato di 15 punti ma non retrocesso, come vorrebbe l’Entella. In appello la procura chiederà a retrocessione, mentre la difesa chiede di abbassare il -.

Da “Il Gazzettino”

Related Posts

Leave a reply