Il Gazzettino. Le emozioni del Tardini: il fallito e quasi retrocesso Parma batte la capolista Juventus lanciata verso il quarto titolo.

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Morata in mezzo a tre giocatori crociati

Vanni Zagnoli

Parma

Qui il mondo è veramente capovolto, l’ultima e retrocessa già a febbraio batte la squadra lanciata verso il quarto titolo di fila e con ambizioni di triplete. E’ il calcio, bellezza. Accade l’incredibile quando si prende sottogamba una partita. La testa è alla Champions league, al Monaco, mancano Buffon, Tevez e molti altri, però in teoria non c’era partita e arriva la cartolina più emozionale della stagione. Non sposta nulla per il +14 sulla Roma, è tardi anche per una speranza del Parma considerato che arriveranno altri 2-3 punti di penalizzazione.

La Juve aveva perso solo a Genova, sempre 1-0, gol di Antonini. Insegue il triplete dell’Inter di Mourinho eppure si fa battere dalla squadra di una società fallita, che sulla maglia ha il marchio del ristorante di Donadoni e Tassotti, Dac e Tra, locale di Castello di Brianza (Lecco). All’andata finì 7-0 e Tevez autografò uno slalom degno di Maradona al mondiale dell’86, ma si ricorderà anche questa gara. Perchè la Juve passa dal 3-0 di Firenze a questa brutta figura. “Nel primo tempo abbiamo costruito 2-3 situazioni favorevoli – spiega Allegri -, nella ripresa non abbiamo proprio giocato”.

Sturaro da sinistra avvicina il vantaggio, ma è Belfodil a sfiorare il palo di sinistro. Senza Pirlo e Pogba, Marchisio si adatta il playmaker e la manovra è troppo orizzontale. A parte uno sprazzo, Pereyra gira a vuoto sulla trequarti come Coman, Vidal risparmia energie e Sturaro incide poco. I primi della classe ha un buon momento al 32’, Mirante salva di piede su colpo di testa di Vidal, segue la respinta su tentativo di Llorente. Le trame sono solo palla a terra, mentre il basco è abile pure di testa. Mirante ferma anche il sinistro incrociato di Coman, in una partita vera, sintetizzata dalle ammonizioni a Marchisio e a Chiellini. Si aspetta il gol della Juve, devo però ricorrere al tiro da fuori. Al quarto d’ora arriva la rete parmigiana, subita anche dall’Udinese. Ripartenza veloce di Ghezzal, palla mancata da Chiellini, da destra Belfodil trova Josè Mauri smarcato, il tiro incrociato del 19enne è angolatissimo, da grande. Allegri inserisce il secondo attaccante, Morata per Pereyra, e lo spagnolo regala l’unica giocata da campioni. Non era serata. “Ma non scalfisce il nostro grande campionato”, sentenzia Allegri.

PARMA-JUVENTUS 1-0: 15’ st Josè Mauri.

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