Il Gazzettino, mondiali di volley. Da questa sera a Torino le Final six. Zaytsev: “E’ Assurdo giocare tanto. Per offrire la migliore pallavolo basterebbe la formula olimpica”

Chicco Blengini con Ivan Zaytsev (repubblica.it/ansa)

Torino

E’ l’Italia che va, con le sue macchinine brum brum. Viene in mente Sergio Caputo, a girare per la città della Mole, dove la nazionale è all’Nh hotel Lingotto, assieme alle altre sei. Da stasera si gioca per le finali, adesso sono a 6. «E’ assurdo giocare tanto – racconta Ivan Zaytsev -, due settimane di mondiale e giocarsi tutto ora, sino a domenica sera. Il calendario andrebbe rivisto, meno partite, formula meno farraginosa e, soprattutto, un giorno si gioca e l’altro si riposa. Per offrire la migliore pallavolo, basterebbe la formula olimpica, con due sole settimane e 7, non 12 partite. Per la Nations league abbiamo girato il mondo, dall’Argentina al Giappone, alla Cina».

Così Juantorena andrebbe meno a sedersi in panchina, regge, reggono i titolari, l’unico dubbio è l’alternanza fra Lanza (da 6 meno, per ora) e Maruotti, perchè Randazzo (23 punti all’Olanda) a sinistra fatica. 

Con il ct Blengini, invece, si fatica a strappare giudizi: «Non amo parallelismi e similitudini nè identificazioni». E’ torinese e torinista, ma ovviamente la nazionale è anche degli juventini. Avrà tifosi speciali, al PalaAlpitour, gremito anche per le altre 5 gare. «L’emozione si gestisce, come l’ansia. Qui abbiamo tutti giocatori abituati alle tensioni». Per Marcello Lippi, il Juventus stadium, nel primo anno, garantiva 4-5 punti in più. Per il ct, «il pubblico fa meno anche agli avversari, non è determinante».

Gianlorenzo è Chicco per tutti, insegue un oro che all’Italia manca da 13 anni, firmerebbe per il podio, non parla dell’ex ct Mauro Berruto, torinese e torinista. «Ma niente di personale, anzi». Gli deve molto, hanno lavorato spesso insieme e 3 anni fa subentrò al dimissionario allenatore che aveva escluso Zaytsev, Travica (unico non più richiamato) e Randazzo, per l’uscita notturna alla World league. Uscì al primo turno delle finali e fu indotto alle dimissioni, pagò il 13° posto mondiale. L’ultimo vicino al podio fu Andrea Anastasi, 8 anni fa, quarto a Roma, e adesso uscito con il Belgio: «L’Italia è avvantaggiata, nel girone, la Serbia però ha campioni. La Polonia è giovane, si perde ma è da prendere con le molle. Comunque gli azzurri possono aggiudicarsi il gruppo. Nell’altro, la Russia ha qualcosa in più degli Usa, che tuttavia sono imbattuti. Ah, il Brasile è il Brasile. Sono 6 gare belle e complicate».

Blengini fronteggerà Nikola Grbic, tecnico anche di Verona: «La Serbia è fortissima – spiega il ct dell’argento olimpico -, piena di veterani e stelle della Superlega. Neppure la Polonia ci sorprende: è meritatamente tra le prime sei, come comunque si pensava a inizio torneo».

Zaytsev: «A Torino chiediamo di regalarci una bolgia, un piccolo inferno gli avversari, che ricordi loro chi gioca in casa. Ne abbiamo bisogno più che mai. Sono grandi avversarie, non scommetto mai, neanche guardo le quote dei bookmakers. Dobbiamo vincere la prima gara da 3 punti, per arrivare a venerdì con la Polonia con responsabilità inferiori». 

La Rai proporrà su Rai2 tutte le partite, esclusa Polonia-Serbia di domani sera, alle 20,30. Per il volley è un grande successo, con oltre 3 milioni di spettatori, con Russia e Olanda. La febbre è ovunque, anche fra le volontarie. E non solo per la bellezza di Zaytsev.

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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