Il Gazzettino, Nations league. Mancini: “Abbiamo giocatori bravi ma alcuni stanno in panchina per stranieri meno dotati”

Nicolò Zaniolo (fiorentinanews.com)

Prima gli italiani. Roberto Mancini non fa politica, ma come i predecessori deve battersi perchè gli azzurrabili trovino spazio in serie A, non solo i giovani, perchè altrimenti poi è in difficoltà a convocare chi non gioca. Nicolò Zaniolo, per esempio, è un talento cristallino, ammirato nella fase finale del campionato primavera, vinto dall’Inter, ma ancora non ha giocato un minuto, in campionato, in assoluto, e la Roma fra l’altro voleva ricederlo subito.

«Abbiamo giocatori bravi – accusa il ct -, ma alcuni stanno in panchina, per stranieri meno dotati». Che però costano meno, magari, e sono rivendibili meglio anche sul mercato internazionale.

Mancini è a Coverciano per le prime gare della neonata Nations League, venerdì a Bologna con la Polonia e lunedì a Lisbona con il Portogallo.

Dodici anni fa, all’epoca del mondiale vinto, la serie A aveva un 40% di stranieri, oggi è salita al 70. «Mai come adesso giocano pochi italiani, è il momento più basso, dobbiamo inventarci qualcosa: fra under 19, 20 e 21 abbiamo giovani di qualità però devono giocare, come all’estero. Serve più coraggio».

Ha convocato Pietro Pellegri, 2001 passato a gennaio al Monaco, dove peraltro assomma appena 5 presenze e ieri è tornato a casa, perchè acciaccato.

«Zaniolo è arrivato in finale agli Europei under 19, perchè non può giocare in A? Lo richiameremo e che non sarà l’unico: ci sono giovani davvero di grande qualità. Cerchiamo di lanciare un messaggio forte, perchè gli italiani giochino».

Capita, invece, che Gagliardini (Inter) e Spinazzola (Juve) siano fuori dalla lista Champions. A centrocampo torna in azzurro Benassi (Fiorentina), capocannoniere con 3 reti, al pari di Piatek (Genoa). «Lo seguiamo da tempo e comunque ha fatto tutte le giovanili azzurre. Bernardeschi potrebbe anche essere impiegato da mezza punta, nel mezzo abbiamo qualche difficoltà per lo scarso utilizzo di Pellegrini, Cristante e Gagliardini». 

Nel 2018, Verratti ha giocato solo 18 partite, sta diventando fragile. «Sta molto meglio, a ottobre dovrebbe essere con noi: ha esperienza e gioca in un grande club, può essere molto utile».

Fra i veterani, sono convocati solo Bonucci e Chiellini, mentre Criscito a 30 anni si riprende le stagioni di nazionale perdute con Prandelli, Conte e Ventura. «Caldara con la Francia era andato benisssimo, anche Rugani e Romagnoli hanno esperienza. Con De Rossi ho parlato – sottolinea Mancini -, non ha bisogno di essere valutato, tornerà all’occorrenza, per una sfida decisiva, magari di qualificazione all’Europeo. Rientra fra i giocatori utili per esperienza. Come Buffon. Il nostro focus al momento è su quelli che giocano e possono giocare anche in futuro».

L’ex portiere della Juve si fa onore, nel Psg, difficilmente però rientrerà in azzurro, lui stesso si era fatto da parte. Fra i 4 convocati, la gerarchia è Donnarumma, Sirigu, Perin e Cragno. «Chi è titolare è avvantaggiato. Avrei chiamato Meret ma è infortunato, perciò ho convocato il portiere del Cagliari. Mi auguro che Perin trovi presto spazio».

Belotti viene da una stagione negativa, dopo che il Torino l’aveva valutato 100 milioni… «Mi aspetto torni quello di un anno fa, prima degli infortuni. Balotelli sta abbastanza bene, anche se ha giocato una sola gara. Sarà dimagrito 8-9 grammi…».

Con la Nations League, il tempo degli esperimenti è finito. «La maggior parte dei convocati era qui a giugno. Questo torneo è preferibile alle amichevoli, si gioca per i punti. L’obiettivo è giocare bene e vincere il girone, serve amalgamare in fretta i nostri».

Se il sistema di gioco sarà ancora il 4-3-3, il centravanti titolare sarà uno fra Belotti e Immobile, Balotelli e Zaza vengono dopo, anche perchè il neo torinista non è mai titolare. Le seconde squadre erano state create per valorizzare i giovani, solo la Juve però si è iscritta, in C. «Aiuterebbero anche la nazionale, permettendo di giocare a un certo livello a chi non ha spazio in prima squadra».

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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