Il Gazzettino, nuoto, il Sette Colli. Pellegrini sul podio dei 50 sl, Salin show sui 400, Quadarella battuta. I podi

(federnuoto.it)

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Il nuoto italiano è ripreso ieri a Roma, con il Sette Colli, accorpato al campionato italiano all’aperto. E’ stata la giornata della mestrina Giulia Salin, fra le miglior millennials del nostro sport, classe 2002, della nuoto Venezia/Fiamme oro: si aggiudica il titolo sui 400 metri, in 4’07”70, l’anno scorso aveva conquistato due ori agli Europei juniores. Lontanissima Ilaria Cusinato, in 4’19″43, conta però che la padovana abbia superato la bulimia, con cui ha lottato per mesi, quando era a Ostia.
Salin è anche terza sui 1500, vinti dall’abbronzatissima Martina Caramignoli in 15’56”06, primato personale, con sette secondi su Simona Quadarella.
Sui 50 rana, Margherita Panziera, di Montebelluna, fa 28”32, nella serie meno quotata, è al primo argento in questa distanza, oggi disputerà i 100 e compirà 25 anni. “Sono molto sorpresa del risultato – racconta – vengo da mesi altalenanti. In quarantena non ho fatto niente, ho faticato tanto nel ricominciare l’attività aerobica”.
Il titolo va a Silvia Scalia in 28”04.
Nella stessa distanza, ma a stile libero, Silvia Di Pietro avvicina il suo primato italiano, in 24”91, per Federica Pellegrini un discreto 25”18, per allenare la velocità, è preceduta anche dalla francese Henique.
“Il bello della vasca del Foro Italico – spiega la campionessa di Spinea, 33 anni – sono le tribune immense, senza pubblico fa un certo effetto. E’ uno step per avvicinare i 200, che farò giovedì, dopo i 100. Non avendo una velocità di base elevatissima, mi aiuta. La ripresa è stata difficile a livello fisico, non sono mai stata ferma 6 settimane. Cerco i tempi che avevo a marzo, nella stagione che dovrebbe portare all’olimpiade”.
Tutte le premiazioni si effettuano con le mascherine, Silvia Di Pietro aveva incassato l’oro anche nei 50 farfalla, in 25”78.
Bella la gara dei 100 rana, vinta dalla svizzera Lisa Mamie, il titolo è per Arianna Castiglioni in 1’06″86, davanti a Martina Carraro in 1’07″07, bronzo per Benedetta Pilato, 15 anni e mezzo.
Al maschile, la prestazione migliore è di Gabriele Detti sui 400 sl, 3’43”73, a mezzo secondo dal suo record italiano di Gwangju 2019 dove fu bronzo. Era sotto il limite sino all’ultima virata, oggi sfiderà Gregorio Paltrinieri negli 800. Argento per Marco De Tullio, poi Domenico Acerenza.
Nella rana, sui 100 un buon 59”43 per Nicolò Martinenghi, che era già qualificato per le olimpiadi, secondo
Fabio Scozzoli in 1’00”31. “Ringraziamo la federazione – spiega il capitano azzurro – per avere organizzato una manifestazione di questo livello, non era scontato”.
Sui 100 stile, Federico Burdisso precede di 10 centesimi Piero Codia, per il giuliano 51”95, solo 5° il vicentino Thomas Ceccon, in 52”65.
Campione italiano dei 50 sl è Alessandro Miressi, in 21”93, davanti a Deplano e a Vergani, molto lontano il padovano Luca Dotto, in 23”04: un mese fa aveva perso la madre Guglielmina per un tumore, a soli 55 anni. 
Nei 50 dorso è campione d’Italia Simone Sabbioni in 25″13, su Michele Lamberti, mentre Mirko Di Tora a 34 anni annuncia l’addio al nuoto.
Fra i paralimpici, ennesimo record mondiale per il varesino Simone Barlaam, in 27”81, sui 50 dorso.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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