Il Gazzettino, serie B. Il Pordenone non si ferma, il Venezia risorge a Perugia

(uscremonese.it)

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Il 2019 e il girone di andata si chiudono con il Pordenone da serie A, almeno allo stadio Friuli, e con il Cittadella che invece al Tombolato ritorna vulnerabile. Il Venezia vince a sorpresa a Perugia e mette al sicuro la panchina di Alessio Dionisi.
Il Pordenone, dunque, batte la Cremonese con gol al 10’. Burrai batte la punizione, Ceravolo allontana sui piedi di Ciurria che esplode un gran sinistro da fuori, Michele De Agostini è in fuorigioco ma non intralcia particolarmente la visuale del portiere. In avvio Ceravolo si era presentato solo davanti al portiere di casa, calciando però debolmente. Poi Gustafson calcia a giro, respinge in tuffo lo stesso Di Gregorio. Altra occasione per Piccolo, neanche con Marco Baroni, comunque, la Cremonese rende secondo il suo potenziale, da promozione diretta, è in zona playout. Nel secondo tempo tiene a lungo il possesso palla, solo nel recupero è davvero insidiosa, con Terranova, Gustafson e Ceravolo. 
Tesser si prende la rivincita sull’esonero di due anni fa, quando riportò i grigiorossi in B. A Udine riesce regolarmente a congelare le partite, dopo il vantaggio, la mentalità è decisamente da grande squadra, prova il doppio salto centrato a Novara.
L’Entella passa a Cittadella, raggiungendo i granata a quota 29, ogni tanto la squadra di Venturato tradisce i limiti difensivi costati la mancata promozione in A, negli anni scorsi, l’1-3 peraltro è severo. Al 12’ sbaglia l’impostazione Paleari, tante volte decisivo, recupera palla Schenetti e serve Giuseppe De Luca, cross e deviazione di Benedetti, che colpisce il compagno Frare, autogol. In campo ci sono ben 7 ex, il Cittadella reagisce senza calciare in porta, per un tempo. Alla ripresa Chiosa sollecita Paleari e poi raddoppia, su traversone da destra di Toscano. Schenetti manca il 3-0, in contropiede, il Citta si rimette in partita con il tocco ravvicinato di Proia, in mischia. Si sbilancia alla ricerca del 2-2, Mora tiene in gioco Manuel De Luca, sul secondo assist vincente di Schenetti, esterno da tempo da serie A.
Il Venezia passa a Perugia rischiando poco, rispetto alle attese. Maleh è insidioso in avvio, al 25’ il solito Capello crossa da destra, Montalto segna e ricorda la doppietta al Curi con cui contribuì a salvare la Ternana, allora allenata da Liverani. Lezzerini respinge il destro dal limite dell’umbro Buonaiuto, la squadra di Oddo per il resto non è insidiosa. Dopo un’ora resta in 10, Rosi alza troppo la gamba su Maleh, toccandolo alla testa. Nel finale il palo interno di Melchiorri, poi l’espulsione anche del capocannoniere Iemmello, per proteste. Poteva starci il pari, molte volte il Venezia ha raccolto meno di quanto avesse meritato.
Alle 12,30 lo 0-0 fra Pescara e Chievo, con poche emozioni. Gli abruzzesi attaccano di più, Machin manda alto in pallonetto e Galano nel secondo tempo calcia fuori. E’ per Djordjevic l’occasione migliore della squadra di Marcolini, nel gruppo di metà classifica. 
In vetta continua la marcia da record del Benevento, 46 punti in 19 gare, con il 4-0 all’Ascoli, gol al 33’ di Tuia, tripletta di Sau, con due reti però nel recupero, dopo l’espulsione del marchigiano Andreoni. Il Crotone supera il Trapani per 3-0, nel secondo tempo segnano Messias, Mazzotta e Simy su rigore. Per il brasiliano Messias è la prima rete in B, arrivò in Eccellenza piemontese, fu costretto anche a fare il fattorino, per mantenere la famiglia. Per Mustacchio assist e rigore procurato.
Pisa e Frosinone venivano da due sconfitte, negli ultimi 20’ si accontentano del pari. Escono per colpi alla testa il portiere ciociario Bardi (subito da Fabbro) e il pisano Birindelli, colpito da una pallonata del compagno Aya. Per il Frosinone palo su punizione di Ciano e traversa di Dionisi, per i giallazzurri è il 12° legno in stagione. 
La Juve Stabia doma allo scadere il Cosenza con il rigore di Forte, per il braccio opposto da Capela sul tiro di Addae. Lo Spezia regola la Salernitana con gol di Ragusa e Gyasi, il 2-1 è di Jallow, nel recupero il palo di Lombardi. 
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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