Il Gazzettino. La società inglese “occhio di falco” firma un contratto triennale con la Lega per la goal line tecnology. Il designatore Messina: “Gli addizionali sono comunque utilissimi”.

Gol-non gol
La tecnologia del gol-non gol. Foto di Silvia Gilioli

(v.zagn.) E’ davvero affascinante l’hawk-eye, che fra 10 giorni sarà su tutti i campi di serie A, come già avviene in Inghilterra. L’occhio di falco ha un margine di errore circoscritto a 15 millimetri. “In caso di blackout elettrico o di malfunzionamento della Goal Line technology – spiega il designatore arbitrale Domenico Messina -, la decisione spetterà all’arbitro. E anche quando gli arriva il messaggio “goal”, è sempre il direttore di gara a decidere di convalidare la rete”.

“Ci fossero dubbi, comunque resta una prova visiva”, spiegano i rappresentanti di hawk-eye, società del gruppo Sony.

“Grazie a questa novità – aggiunge il designatore -, la sestina arbitrale potrà concentrarsi su tutto quanto avviene in area. Anche l’arbitro di porta contribuirà in questo senso, mentre prima l’intera attenzione era sulla linea, per evitare che gol restino fantasma. E la decisione di mantenere gli arbitri di porta è della Lega, non dell’Aia”.

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