Il Gazzettino. Verona ripreso dal Toro. Spezia, l’incredibile colpo a Napoli. I successi di Lazio e Sassuolo, Di Francesco in discussione a Cagliari

(corrieredellosport.it)

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E’ l’Epifania dello Spezia, al punto più alto della sua storia. Vince al Diego Armando Maradona, pur concedendo una dozzina di pallegol e reggendo nel finale in 10’. Otto tiri degli azzurri nel primo tempo (brilla Provedel, il portiere di Pordenone), sblocca Petagna, appena entrato, servito da Di Lorenzo, dopo un’ora. Pareggiano i liguri con il rigore di N’Zola, tocco di Fabian su Pobega, ex Pordenone. Al 33’ la seconda ammonizione per Ismajli, su Petagna. Passano 3’ e Maksimovic non segue Nzola, Mario Rui è in ritardo, il francese trova il palo, Pobega è lì e tocca la sua terza rete in A. L’ultimo dei 27 tiri del Napoli è di Elmas, alto. 

Torna così quarto il Sassuolo, che peraltro ha una partita in mano rispetto a Napoli e Atalanta. Con fatica e altrettanto merito conquista il 3° successo casalingo della stagione. Nel secondo tempo il vantaggio di Boga, assolo su Masiello. Il pareggio del Genoa è con l’uzbeko Shomudorov, servito da destra da Ghiglione. Nel finale cross di Boga per Raspadori e splendida elevazione.

Riparte la Lazio, dopo due gare senza vittorie, con il 2-1 alla Fiorentina. Segnano Caicedo al 6’, su azione Acerbi-Lazzari, Immobile alla mezzora della ripresa, su respinta errata di Dragowski, e Vlahovic su rigore, per trattenuta di Hoedt. Biancazzurri superiori, non solo per il palo di Marusic.

C’è anche il Verona, lassù, all’inseguimento dell’Europa. Il punto di Torino è buono, però si allontanano l’Atalanta, che maramaldeggia sul Parma, e la Lazio, che sorpassa sulla Fiorentina.

Per il Toro è il quarto risultato utile in sequenza, per una volta rimonta, anzichè farsi riprendere, ma al Grande Torino è ancora senza vittorie. Fra i granata Gojak è titolare per Verdi, grazie al buon subentro di Parma, mentre il tecnico veronese Juric a metà tempo perde Veloso per l’ennesimo problema muscolare, poi entrerà Dawidowicz per Lovato. La squadra di Giampaolo parte meglio anche nella ripresa, eppure subisce l’eurogol di Dimarco, assist di Zaccagni e sinistro al volo, all’incrocio. Il Torino chiude con tre punte e pareggia su cross di Verdi, Faraoni sbaglia l’intervento e il centrale Bremer infila. “Siamo in emergenza – dice Juric -, è un gran punto”.

Il presidente Cairo va avanti con Giampaolo, come il Crotone con Stroppa, in quanto artefice della promozione. Se Liverani al Parma viene sostituito da D’Aversa o da Paulo Sousa, rischia anche Eusebio Di Francesco, superato a Cagliari da un’altra campana, il Benevento dopo il Napoli. 

“E’ normale esser in discussione – racconta il tecnico esonerato anche dalla Roma e dalla Sampdoria -: è la vita di ogni allenatore. Nel momento in cui avevamo la partita in mano abbiamo mandato all’aria tutto e non è la prima volta”. I sardi non vincono da 9 gare, con 4 punti raccolti.

Il Benevento è invece a metà classifica, mentre nell’unico altro campionato di serie A a questo punto della stagione era già virtualmente retrocesso. “Abbiamo limitato un grande attacco”, osserva Pippo Inzaghi. In avvio rigore dato ai sanniti e poi cancellato dal Var. Segna il Cagliari al 10’ con Joao Pedro, tocco ravvicinato su colpo di testa di Pavoletti. Il ritorno di Nainggolan è incoraggiante, eppure pareggia il Benevento, con Sau, ex cresciuto nelle giovanili rossoblù, su lancio di Schiattarella. Poi Tuia sovrasta Walukiewicz e decide il match. La ripresa delle streghe è di palleggio, non solo contropiede, per il Cagliari due tiri, confusione e l’espulsione di Nandez nel finale.

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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