Il Giornale di Sicilia. La cavalcata del Teramo, dalla Promozione alla B, quest’anno con un budget di appena 2 milioni e 400mila euro

nicola_fiore-palla-i
Nicola Fiore centrocampista del Teramo

Vanni Zagnoli

E’ tempo di verdetti, nel calcio italiano, e festeggiano anche giocatori siciliani, nelle neopromosse. In A arriva il Carpi del palermitano Totò Di Gaudio, in B la Salernitana e, sabato pomeriggio, il Teramo. Nel gruppo A, invece, l’unica promozione diretta si deciderà all’ultima giornata, tra Bassano e Novara, che ha ricevuto indietro parte dei punti di penalizzazione.

La favola più bella riguarda il Teramo, alla prima cadetteria di 102 anni di storia. La matematica certezza è arrivata con il 2-0 di Savona, davanti a 1000 tifosi.

La squadra di Vivarini è la quinta abruzzese ad approdare in B: in principio fu L’Aquila (1931), poi Pescara (1941, unica anche in A), Castel di Sangro (1996, con una salvezza) e Lanciano (2012, a caccia dei primi playoff).

La scalata dei biancorossi parte da lontano, nel 2008 il Teramo era sparito e dovette ripartire dalla Promozione. L’anno successivo la promozione in Eccellenza, a seguire il passaggio in D. Nel 2011 perse i play-off nella quarta serie italiana, nel 2012 ha ottenuto la promozione in Seconda Divisione. Due anni fa altra finale playoff perduta, nel 2014 il passaggio agevole nella nella Lega Pro unica. La cavalcata dunque è da record, con 5 salti di categoria in 7 anni.

L’Abruzzo non è una regione ricca, stupisce che presenti al via della prossima serie B tre squadre: il Pescara spera nel ritorno in A, dopo la leggendaria parabola con Zeman, il Lanciano ci riproverà, sempre probabilmente con Roberto D’Aversa, ex ds rossonero, eccellente al debutto in panchina. L’obiettivo del Teramo sarà naturalmente la salvezza, per una città di 54mila abitanti, che arriva a 254mila con la provincia. In rosa c’è un siciliano, Simone Brugaletta, di Ragusa, ex primavera del Catania, 21 anni. Mister Vivarini è abruzzese, di Francavilla, teorico del 3-5-2. Gli uomini copertina sono il campano Alfredo Donnarumma, ex Cittadella, capocannoniere con 21 reti, al pari del torinese Lapadula.

Al contrario del Carpi, che in A dovrà emigrare a Parma o Modena, in attesa di adeguare il Cabassi (ma servirà probabilmente un anno), è già a norma per la cadetteria lo stadio Gaetano Bonolis, dedicato a un medico storico del Teramo.

Il presidente Luciano Campitelli ha un’azienda dolciaria, è al vertice dal 2008, proprio dall’inizio della cavalcata e davvero è un beniamino dei tifosi, divisi in due gruppi: la curva 16 gradoni e Teramo 7. Nella storia abruzzese i personaggi più significativi sono Gigi Delneri che, partito dalla Sicilia, ad allenare, con il Partinico, si affacciò tra i professionisti qui a Teramo, con il bomber Enrico Chiesa, in doppia cifra per la prima volta in carriera. La società è molto sensibile a iniziative umanitarie, per esempio ha sostenuto la giornata mondiale del rene. Gli sportivi più significativi della città sono l’ex azzurro Marco Mordente (basket, Caserta) e gli ex grandi della pallamano, il ct Chionchio e Massotti. La pallacanestro ha tradizione, adesso arriva il calcio, con un budget stagionale di 2 milioni e 400mila euro.

Vanni Zagnoli

vzagn

Related Posts

Leave a reply