Il Messaggero. Di Francesco entusiasta del Sassuolo: “Il dottor Squinzi dice che si può fare sempre di più. Siamo alla pari di squadre blasonate, facciamo cose importanti”.

Eusebio_Di_Francesco

La prima stesura del pezzo per Il Messaggero.

Reggio Emilia

Il Sassuolo è lì, con gli stessi punti di Lazio e Napoli. “E il dottore mi ha detto che qualcosa in più si può sempre fare”, spiega Eusebio Di Francesco. Il dottore nell’ambiente neroverde è il patron Giorgio Squinzi, che il mese scorso aveva parlato di scudetto possibile.

“Scherza sempre – spiega il tecnico alla 4^ stagione in neroverde -, peraltro con 15 punti siamo alla pari di squadre blasonate, stiamo facendo qualcosa di importante, è solo l’inizio di campionato. Non voglio che si perda la nostra dimensione, perchè poi viene fuori una partita come a Empoli. Stavolta anche sul 2-0 eravamo nella metà campo avversaria. Subìto il gol, è venuto un pizzico di timore, potevamo essere meno egoisti e chiuderla prima”.

E’ stata la sosta a far ripartire i neroverdi, che avevano perso l’imbattibilità per ultimi. “Veniamo da due settimane splendide, ero certo che arrivassimo con questa determinazione, così dalla panchina ho parlato pochissimo”.

Sul 2-1, Di Francesco ha inserito il trequartista Laribi al posto dell’esterno Biondini, più difensivo. “Alla vigilia erano in ballottaggio. Nel finale ho cambiato assetto tattico per la prima volta, inserendo un difensore, Terranova, per Berardi, ma era necessario”.

Zemaniano con giudizio, insomma. E’ sul rigore lucrato da Cannavaro che Di Francesco si chiude… “Se ci sono dubbi può darsi abbiano fatto bene a concederlo. Con il dubbio si dà, a noi hanno annullato reti per fuorigioco alquanto discutibili: sinora gli arbitri ci hanno tolto, più che dato. Ho già gli occhiali e dalla panchina fatico a vedere… Una volta prendemmo il rigore e neanche ce lo fecero battere”.

E qui ripensa a Sansone, un anno e mezzo fa, in Sassuolo-Roma.

Vanni Zagnoli

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