Il Messaggero. In trasferta il Napoli frena ancora: 2 punti in 3 partite, discreta solo l’ultima mezz’ora, con Jorginho per Valdifiori.

Carpi's Isaac Cofie (L) and Napoli's Gonzalo Higuain in action during the Italian Serie A soccer match Carpi FC vs ACF Fiorentina at Alberto Braglia Stadium in Modena,Italy, 23 September 2015.ANSA/ELISABETTA BARACCHI
Gonzalo Higuain

Esiste un Napoli al San Paolo, capace di 12 gol in 3 gare, e un Napoli fuori casa, bloccato sul campo di un’altra provinciale. Sconfitto dal Sassuolo, fermato dall’Empoli e pure dal Carpi, matricola vecchia maniera, ma con stile, senza troppi falli. Meritava di vincere la squadra di Sarri, costruisce parecchio di più ma gioca da 6 stiracchiato.

L’avvio di Valdifiori non è positivo, subisce un’ammonizione. Il turnover con Jorginho è anche per evitare che subisca il contraccolpo della panchina e il ritorno del brasiliano che a Verona era stato super. Il Carpi aspetta e riparte, come sempre con Castori, un atteggiamento che non piace al ds Sogliano. Lo spettacolo non è granchè, il ritmo sale ogni tanto e come spesso accade nelle partite degli emiliani i tiri in porta sono rari, appunto Higuain da fuori non la trova. I biancorossi vanno compresi, considerate le cinquine rifilate dal Napoli nelle ultime due partite.

Se la Lazio domenica aveva in Hoedt il punto debole di una retroguardia fragile, il Carpi fa pressing e si muove in armonia, con accenni di linea a 6 davanti all’area, se serve. Gli azzurri insistono molto a destra, con Hysaj e Insigne. Finchè il fantasista alto uno e 63 cambia fascia, non riescono però i duetti con Hamsik. Mbakogu è come fosse il primo difensore del Carpi, commette due falli e poi non sfrutta un errore di Ghoulam. Cambia il portiere emiliano, Benussi ha problemi muscolari, entra Brkic, disastroso nelle prime gare ma a Udine brillava. Manca qualità nella metà campo di casa, i lanci lunghi non portano ai gol che arrivavano in B. La partita si scalda al 35’, con due colpi di testa: alto Mbakogu sul cross dal fondo di Matos e troppo centrale di Hamsik. A sinistra il Napoli concede qualcosa, rischia su un angolo, ma poi sfiora il gol su un rimpallo, con incursione di Higuain. Anche nel secondo tempo, così servono tiri da fuori, scentrati. Rocchi è troppo fiscale, nelle ammonizioni. L’atteggiamento del Carpi irretisce il gioco di Allan e Valdifiori, troppo laterale nei passaggi. Sarri cambia dopo un’ora, con Jorginho, arriva solo in parte lo sprint atteso. Sull’altro fronte Mbakogu è persino in sovrappeso, fatica sul primo passo quando riceve palla. Si procede così, a furia di conclusioni da lontano anche dei modenesi. Hamsik sbaglia due cross dal fondo, Insigne non inquadra la porta, Higuain non è mai dove arriva il pallone. Anzi, alla mezz’ora Romagnoli sbuccia l’unico pallone e l’argentino sfiora timidamente. Quando dall’angolo partono due getti per l’irrigazione sembra fatto apposta per spezzare il ritmo. Si resta fermi quasi 4’, c’è tempo per l’errore di Gabbiadini, disturbato da Gabriel Silva in un’opportunità imperdibile. Il gol arriva nel recupero, annullato per fuorigioco netto di Callejon. E’ il primo punto interno in A per il Carpi.

Vanni Zagnoli

CARPI-NAPOLI 0-0

Carpi (3-5-1-1): Benussi 6 (28’ pt Brkic 6); Zaccardo 6, Romagnoli 6,5, Bubnjic 6,5; Letizia 6,5, Lollo 5,5, Cofie 6, Fedele 6, Gabriel Silva 6,5; Matos 6,5 (43’ st Lasagna sv), Mbakogu 5,5 (23’ st Borriello 5). All. Castori 6.

Napoli (4-3-3): Reina sv; Hysaj 6,5, Albiol 6,5, Koulibaly 6, Ghoulam 5,5; Allan 6, Valdifiori 5,5 (16’ st Jorginho 6,5), Hamsik 6 (38’ st Callejon sv); Insigne 5,5, Higuain 5,5, Mertens 6 (23’ Gabbiadini 5,5). All. Sarri 6.

Arbitro: Rocchi di Firenze 5,5.

Note: ammoniti Valdifiori, Romagnoli, Zaccardo, Mertens, Koulibaly, Cofie. Spettatori 9800 per un incasso di 217mila euro.

 

 

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