Il Messaggero, mondiali di volley. Italia-Polonia 3-2, svanisce il sogno azzurro

 

Torino

“Notti magiche, inseguendo un gol”. A Torino e in queste 3 settimane è stato come al derby dell’Olimpico, di Roma o Torino, al derby di Genova o Verona, il clima era da finale mondiale. L’inno a cappella dei 13mila del Pala Alpitour, il volley per tre settimane è sembrato il calcio, come il mondiale o la Champions. La pallavolo ha portato emozione da basket e f1, da motogp e pallone, appunto, da Federica Pellegrini e Mennea, peccato sia mancata l’Italia.

E’ stata una grande delusione. 0-3 con la Serbia con quei parziali obbrobriosi e fuori partita anche con la Polonia, 9-17, con Zaytsev che non passa e Juantorena che incita, anzichè decidere. Gioca da fermo, entra persino Candellaro (dalla dsiperazione di Blengini, ma sarà il migliore), fra Anzani e Mazzone, per una sera in ombra. Lanza non è da sestetto ambizioso, neanche Rossini come libero può salvare una nazionale sghemba, fuori equilibrio, che sfarfalla a muro e non si aggiudica un solo cambio lungo.

La Polonia è campione, vince il girone per evitare il Brasile, per trovarlo in finale. C’erano Anastasi e poi Fefè De Giorgi, come ct, cambiati perchè non vincevano, lassù il volley è religione. Blengini doveva utilizzare di più la panchina nelle prime fase, per avere davvero il massimo da tutti. Juantorena a Trento era il migliore al mondo, a 33 anni è alterno in ricezione e nullo in attacco. Per Tokyo, servono due in banda e magari un grande centrale. Non bastano Giannelli, la grinta di Colaci. Zaytsev sparisce letteralmente nelle partite chiave. Il personaggio fa bene al volley, il rendimento è da opposto normale. La generazione dei fenomeni è lontana 20 anni, nel ’98 l’ultimo mondiale vinto, da allora l’unica semifinale è stata a Roma, nel 2010, con Anastasi ct, uno da non discutere, mai. Non è da zar prendersi il muro del 14-23, la notte diventa amara. Salta la ricezione a Colaci, la panchina della Polska impazzisce di gioia. Chissà, magari c’è ruggine, nei confronti degli italiani. Il 14-25, 4 set di fila rimandano a quando l’Italia perse in World league dall’Australia e Berruto allora si vergognò. Il 29% in attacco è da 4, l’ace contro 3 e i 3 muri a 6 scavano il solco. Sgorba qualche lacrima, fra gli astanti. E’ come essere stati presi a pugni: 2-3 dalla Russia, uscita, 0-3 dalla Serbia, 14-25 dalla Polonia campione. Ah, il Brasile ha battuto gli Usa per 3-0. Scommettiamo che vince l’oro? Serviva fiducia in Randazzo, persino Nelli per Zaytsev. L’Italia ha mancato le finali di Nations league, ha perso molto in amichevole e al mondiale casalingo grazie a un sorteggio facile è almeno fra le 6. Nel calcio, sarebbe da 4,5, negli sport vari facciamo che è da 6.

Vanni Zagnoli

Italia-Polonia 3-2: 14-25, 25-21, 18-25, 25-17, 15-11. 

Italia: Giannelli 7, Zaytsev 15, Mazzone 1, Anzani 6, Juantorena 11, Lanza 6; Colaci (l), Candellaro 12, Randazzo 8, Baranowicz, Maroutti 5, Rossini (l). Ne: Cester, Nelli. Classifica: Polonia 4, Serbia 3, Italia 2. Le semifinali, su Rai2: alle 17 Brasile-Serbia, dalle 21,15 Polonia-Usa. Domani le finali. 

Da “Il Messaggero”

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