Il Messaggero, Parma-Milan 0-1. La superiorità rossonera, Pioli: “Ventisette tiri e il 90% di passaggi azzeccati”

(it.eurosport.com)

Parma-Milan 0-1
Parma (4-3-3): Sepe 6,5; Darmian 5,5, Alves 6, Iacoponi 6, Gagliolo 5; Hernani 5,5, Brugman 6 (25’ st Cornelius 6), Barillà 6 (18’ st Grassi 6); Kulusevski 6, Kucka 6, Gervinho 6 (42’ st Sprocati sv). A disp: Colombi, Alastra, Dermaku, Laurini, Scozzarella, Camara, Pezzella. All. D’Aversa 6. 
Milan (4-3-3): G.Donnarumma 6; Conti 6,5, Musacchio 6,5, Romagnoli 6, Hernandez 7, Kessie 6 (25’ st Krunic 6), Bennacer 5,5, Bonaventura 6,5; Suso 6,5, Piatek 5 (18’ st Leao 6), Calhanoglu 6,5. A disp.: Reina, A.Donnarumma, Calabria, Castillejo, Borini, Rebic, Biglia, Gabbia, Rodriguez. All. Pioli 6,5. 
Arbitro: Valeri di Roma 6,5. 
Marcatore: 43′ st Hernandez. 
Note: angoli 7-1 per il Milan. Recupero: pt 2’, st 3′. Ammoniti: Bennacer e Iacoponi. Spettatori: 18431.

Parma
Piano piano, arriva il Milan di Stefano Pioli. Nella sua Parma, assaporata assieme al figlio Gianmarco, videoanalista, in una famiglia tutta di portalettere, calciatori e poi allenatori, i rossoneri sono alla seconda vittoria del dopo Giampaolo. Sette partite a testa, 9 punti per l’ex doriano, 8 per il successore, che però aveva un calendario più complicato.
Al Tardini la partita va secondo il binario immaginato, con il Parma sulla difensiva ma con poche occasioni di ripartenza, con Kucka come falso nueve, come a Bologna. Piatek non trova il guizzo giusto, Calhanoglu si fa vedere. Bonaventura va a uomo su Brugman, prima dell’intervallo, mentre Bennacer raddoppia su Kulusevski, nella ripresa rischierà l’espulsione.
Il Milan cresce, tantopiù con l’uscita di Piatek per Leao, dopo un’ora. Suso calcia da fuori, Calhanoglu anche. Il gol non vuole arrivare, sembra di assistere a Sassuolo-Lazio, finirà allo stesso modo perchè Bonaventura a 3’ dalla fine calcia forte dai 20 metri, Sepe respinge lateralmente, Darmian è sfortunato perchè colpisce Theo Hernandez. Piove, la palla rimbalza su Bruno Alves. Theo ha la rapidità di un attaccante, con l’esterno sinistro trova una traiettoria ravvicinata imparabile.
E’ il capocannoniere del Milan, con 3 reti, come Piatek, sempre più in crisi. E’ francese di origine spagnola, a 22 anni ha già giocato nell’Atletico Madrid (B), nell’Alaves, nel Real e nella Real Sociedad. Il Milan l’ha pagato 20 milioni, al Real Madrid. «Ringrazio i tifosi e chi ha creduto in me – racconta -. Nei blancos non giocavo molto, venne Paolo Maldini a trattare con me e ne ho in parte subito il fascino, da esterno sinistro».
Il gioco del Milan progredisce, Pioli non sarà mai spettacolare come la Sampdoria di Giampaolo ma ancora spera nella Champions, nonostante sia a metà classifica. «Abbiamo tirato 27 volte – spiega l’allenatore -, avuto il 68% di possesso palla e il 90% di passaggi riusciti. Siamo stati lucidi. Lascio comunque la classifica appesa in spogliatoio. Senza gol, Piatek non può sorridere. Dovremmo giocare più in verticale, restando umili».
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

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