Il Messaggero. Volley femminile, L’Acqua e Sapone promossa in serie A1 con una giornata di anticipo, su Mondovì. Il budget e i dirigenti, l’allenatore Cristofani andrà a Firenze. La rosa giovane e le esperte. “Vorremmo giocare al palaEur, con 3-4 mila spettatori”

(volleyball.it)

E’ la festa dell’Acqua e Sapone. Non nel calcio a 5, nella coppa Italia di Rimini, sfuggita in semifinale, ai rigori, per la squadra di Pescara, si concreta nel volley femminile, a Roma, con il successo di Cutrofiano. La serie A1 arriva con una giornata di anticipo, su Mondovì. Le lupe giallorosse dall’autunno saranno avversarie delle campionesse del mondo e d’Europa, di Conegliano, saranno sfide di alto livello.
Il 3-0 in Puglia, nel Leccese, è facile, con parziali a 12, 23 e ancora 12, spiccano Sofia Rebora e Ilaria Spirito, fa il pieno di successo, sui social, per una società che in comune con i maschi ha una parte di comunicazione ma che sul piano dei risultati non è paragonabile, primo posto in A2 contro nono in A3, che ha amareggiato il presidente al maschile, Antonello Barani. Peccato soltanto che l’allenatore Luca Cristofani lascerà, si è già accordato con Firenze, dopo avere esordito la scorsa stagione in serie A1, nella rivale Scandicci.
Romano, 51 anni, iniziò a 25 in serie B2, alla Gierre, poi 7 stagioni a Casal de’ Pazzi, in B, l’A2 alla Virtus e alla Lamaro Appalti, sempre a Roma, e anche a Vigna di Valle e ad Aprilia. Poi Pomezia e Caserta.
La capitale mancava dalla pallavolo di vertice da un quarto di secolo, deve ringraziare il direttore generale Roberto Mignemi, ad di Cybertech (cyber security)
e il presidente Pietro Mele (impianti di riscaldamento), partiti quattro anni fa, con il Volley Group, unendo Olimpia, Pomezia, Palocco e Divino Amore, compresa la collaborazione con il Volleyrò Casal de’ Pazzi. La ds Barbara Rossi passò dalla serie B all’A1 con Pesaro, è alla terza stagione a Roma. Mixa le giovani Adelusi e Bucci, Consoli, Diop e Giugovaz, Guiducci e Purashaj (alcune al minimo di stipendio, 5mila euro) e l’esperienza di Arciprete e Cogliando, di Spirito e Rebora, di Decortes e Valeria Papa, che giocò in Brasile, come Piccinini e Diouf: l’ingaggio top è sui 40mila.
L’Acqua e Sapone ha sempre galleggiato fra le prime due posizioni, fra regular season e pool promozione, traguarda i 64 punti (21 vittorie, 6 sconfitte), uno in più di Mondovì, che ha già chiuso la stagione, a 63, mentre Roma ha un’altra gara, ora ininfluente.
Il dg Mignemi sintetizza il percorso: “E’ un sogno che si avvera, un progetto innovativo e virtuoso che raggiunge il primo obiettivo. L’A1 rappresenta ai massimi livelli oltre 20mila tesserati Fipav e 120 società della provincia di Roma. Speriamo di avere prima possibile una casa per noi, magari il PalaTiziano, quando sarà pronto. Se le istituzioni ci aiuteranno, porteremo il grande volley donne subito al PalaEur, la passione ci consentirebbe di gremirlo, con la fine del covid. Puntiamo a 3-4mila spettatori di media e magari ad avvicinare la capienza massima, di 12mila, contro Conegliano”. 
“Il nostro simbolo è Alessia Arciprete – spiega coach Cristofani -, cresciuta nel Volleyrò e passata dal Club Italia. E’ ritornata la scorsa stagione, in questo gruppo creato per la promozione”.
Che entusiasma anche il presidente provinciale della Fipav, Claudio Martinelli: “La società merita un plauso perchè in poco tempo ha raggiunge l’altissimo livello”. 
La stagione è costata meno di 800mila euro, all’incirca quanto ha speso Brescia in A1, senza evitare la retrocessione. La prossima stagione scenderanno in due: “Noi non ci accontentiamo di salvarci – sottolinea Mignemi -. Dopo Roma e Lazio, siamo la società sportiva di livello più alto, nella capitale”.
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

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