Il Gazzettino. Il trio delle meraviglie travolge l’Inter. Zaza, Sansone e Berardi (su rigore) a segno per il Sassuolo: l’Europa è a 4 punti. Icardi entra nella ripresa e poi battibecca con i tifosi

La prima stesura di Sassuolo-Inter, per il Gazzettino del nordest

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Simone Zaza festeggiato dai compagni dopo il gol del vantaggio

Sassuolo-Inter 3-1

GOL: pt 17′ Zaza, 30′ Sansone; st 38′ Icardi (I), 48′ Berardi rig.

Sassuolo (4-3-3): Consigli 7, Vrsaljko 6,5, Cannavaro 6,5, Terranova 6,5 (36′ st Brighi sv), Longhi 6,5 (16′ st Gazzola 6,5); Biondini 6,5, Magnanelli 5,5, Missiroli 7 (30′ st Antei 6); Berardi 6,5, Zaza 7, Sansone 7. All.: Di Francesco.

Inter (4-2-3-1): Handanovic 5,5; Donkor 4, Ranocchia 5, Vidic 5,5 (25′ st Brozovic 6), Dodò 6; Guarin 5,5, Medel 5,5; Shaqiri 6, Kovacic 5,5, Podolski 4,5 (11′ st Icardi 5,5); Palacio 5 (33′ st Puscas 5). All.: Mancini.

Arbitro: Valeri di Roma 6,5.

Note: espulsi: nel st 45′ Sansone per gioco scorretto, 47′ Donkor per somma di ammonizioni. Ammoniti: Missiroli, Ranocchia, Vidic, Berardi, Medel per gioco scorretto; Zaza per proteste, Icardi per comportamento non regolamentare. Angoli: 5-4 per l’Inter. Recupero: pt 0’, st 6′. Spettatori: 15mila circa.

Vanni Zagnoli

Reggio Emilia

“Compagni, il gioco si fa peso e tetro”. Viene in mente l’Avvelenata di Francesco Guccini (1976), a vedere l’Inter perdere anche al Mapei, dopo lo 0-1 con il Torino. Ripete la stagione disastrosa di due anni fa, con Stramaccioni. Avvelenati sono i tifosi nerazzurri, dovrebbero esserlo anche con Mancini perchè, se è vero che ha convinto personalmente i nuovi acquisti ad accettare i prestiti a Milano, sul campo fa peggio dell’irriso Walter Mazzarri. Rispetto, sempre, verso ottimi professionisti. L’Italia prendeva in giro WM e le sue spiegazioni, Roberto invece non ha mai un capello fuori posto ma è un allenatore che ha mostrato meno. Ha vinto con supersquadre arciricche, per il momento l’Inter è in crisi quanto il Milan. Il 3-1 è persino severo, ma lo era molto di più il 7-0 d’andata nei confronti del Sassuolo e pure lo 0-7 di un anno fa. I nerazzurri giocano maluccio, concludono poco, a 30 anni Podolski è in parabola ampiamente discendente, diversamente all’Arsenal l’avrebbe messo al centro del progetto. Come Rudi Garcia vuole mettere la Roma al centro della chiesa. Qui vacillano tutti i fedeli… L’Inter, Thohir, Garcia, Mancini. Qui Davide ferma regolarmente Golia, ieri gioiva il patron Squinzi, presidente di Confindustria, perchè è tifoso del Milan. Il suo sogno era vincere a San Siro con l’Inter, ci riproverà la prossima stagione, poichè i neroverdi sono virtualmente salvi. Domenica però affronteranno la Sampdoria senza il tridente onirico, Berardi, Zaza e Sansone: due erano in diffida, il “tedesco” si è fatto cacciare nel finale. Gli emiliani sono principi dei pareggi, l’Inter neanche sa più muovere la classifica. E intanto il Napoli se ne va… Con Benitez, uno che a Mancini ha molto da insegnare: e a chi guarda l’estetica del personaggio, anzichè la gradevolezza del gioco.

Dunque, a mezzogiorno c’è fuoco perchè Sansone scappa sulla destra, si sovrappone Missiroli, centro per Zaza che arresta e infila con il mancino. Gol da Juve. E’ più forte di Llorente e Alvaro Morata. Donkor non è inadeguato, all’Inter mancano difensori, quello è il problema. Mezz’ora, Nicola Sansone si libera in area e di destro mette palla sotto la traversa. E’ da nazionale e da tempo, vivace come pochi italiani. Guizzante, creatore di superiorità numeriche. Il secondo tempo scorre via in serenità, finchè Magnanelli sbaglia il retropassaggio e Icardi a 7’ dalla fine regala una speranza. Proprio Sansone si fa cacciare con l’uomo in più neanche arriva un’occasione nera e azzurra. Anzi è Donkor a franare addosso a Zaza, nel recupero. Dal dischetto si arrende persino lo specialista Handanovic. Buonanotte a Mancini, al ds Ausilio che non rivuole Cassano, a Moratti che aveva la coscienza sporca per avere congedato il Mancio per Mou; a Palacio irriconoscibile, a Shaqiri imbelle, a Kovacic timido, a Podolski impalpabile; a Guarin e Medel, non più da Inter. Meglio non parlare della difesa, perchè prima dell’intervallo il Sassuolo chiede due rigori: Donkor su Longhi e poi il “mani” del 19enne ghanese. Mancio era partito in 4-2-3-1, a metà secondo tempo passa due punte e a un trequartista: al 20′ arriva il palo da fuori di Shaqiri, poi la parata di Consigli su Dodo, infine l’infortunio a Terranova.

E nel dopopartita la contestazione. Icardi lanciato due volte la maglia ai tifosi, la rilanciano per protesta, con cori offensivi. L’argentino reagisce con insulti, da oggi la curva non lo lascerà più vivere. Mancini, invece, ha argomenti più deboli di Mazzarri: “Ci va tutto male, la squadra però era entrata in campo bene, ha costruito occasioni. Siamo giù di morale, non meritavano di perdere”. Il +8 sul Chievo e le 7 formazioni dietro rinfrancano. La salvezza dell’Inter arriverà senza patemi.

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