Ilmessaggero.it: Donadoni aveva incontrato Lotito e poi rifiutato la Lazio: «Pentirsi sarebbe da perdente»

http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_a/donadoni-parma-lotito-lazio-amp-laquo-pentirsi-sarebbe-da-perdente-amp-raquo/1052572.shtml

Roberto Donadoni piaceva alla Roma, prima che venisse scelto Rudi Garcia, al Milan non è mai stato realmente vicino, invece si era incontrato con la Lazio. A maggio firmò il sesto posto, miglior piazzamento del Parma da un decennio, e l’Europa league, sfumata per un errore della società. Tre stagioni fam subentrato a Colomba, chiuse con 7 vittorie di fila, record nella storia del Parma, anche due campionati orsono era stato molto brillante, ma i 18 risultati utili in sequenza gli avevano fatto meritare una grande. Si incontrò con Lotito, autorizzato dal Parma, non sapremo mai perchè avesse rifiutato il salto di qualità, nella capitale. A quel punto i biancocelesti virarono su Stefano Pioli, parmigiano di sasso, come ama definirsi.

Naturale ipotizzare il suo rimpianto. Perchè la Lazio con un ottimo mercato insegue la Champions, mentre il Parma è ultimo con tutte sconfitte, escluse le vittorie di Verona (con il Chievo) e con l’Inter.

«Non sono assolutamente pentito di essere rimasto – spiega il tecnico crociato -, perché sono sempre abituato a ragionare in un modo: quando faccio una scelta la porto avanti sino in fondo, finchè ho le forze, gli stimoli e la possibilità di farlo. Quindi, pensare a ritroso non rientra nelle mie corde, nè mi piace guardarmi troppo indietro».

Era il tema chiave della conferenza stampa di vigilia, Donadoni chiarisce ancora: «Per me conta la realtà e pensare «Oh Dio, avrei fatto bene ad andare alla Lazio sarebbe veramente sciocco, banale, per non dire stupido. Trovo un po’ da perdente tornare sui propri passi. Siccome non penso di esserlo, per me è importante portare avanti un certo tipo di discorso con il Parma. Vogliamo fortemente uscire da questa situazione, tutte le energie sono indirizzate a questo».

Se però oggi arrivasse uno 0-0 senza occasioni, probabilmente verrebbe promosso Hernan Crespo. L’argentino di 39 anni ha cominciato in questa stagione da allenatore, con la Primavera emiliana, è vicino al presidente Ghirardi, è stato premiato come campione del secolo parmigiano e dunque taciterebbe il malumore. A gennaio arriverà la penalizzazione, compratori non ci sono e il debito di 60 milioni fa persino ipotizzare un fallimento pilotato, come accaduto al Bari e all’Ascoli.

Sul campo, Mirante è guarito, eppure in porta può restare Iacobucci.

Santacroce è favorito su Mendez per lo squalificato Felipe, De Ceglie potrebbe essere preferito a Gobbi a sinistra, Rispoli a Ristovski sulla destra. A centrocampo, Acquah rientra da squalifica, per il romano Galloppa, mentre il 18enne Josè Mauri vuole confermarsi affidabile. In avanti, Palladino convince più di Pozzi e di Belfodil, per affiancare Cassano. Che vorrebbe la Sampdoria, già a gennaio, come il presidente Ferrero. E’ però Mihajlovic a rifiutarlo, come un anno fa.

Leave a reply