Ilmessaggero.it. Cittadella-Verona 2-0: doppietta di Diaw, l’Hellas sbatte sui legni

Diaw’s esulta dopo il goal (Paola Garbuio/LaPresse)

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di Vanni Zagnoli

La doppietta di Davide Diaw avvantaggia abbastanza il Cittadella, nella finale playoff per la promozione in serie A. Nel ritorno potrà perdere con un gol di scarto e arrivare per la prima volta nel massimo campionato. L’Hellas invece ha bisogno di due reti di margine: se le otterrà nei 90’ risalirà subito, non sono previsti i tempi supplementari.

Scontato l’esaurito nei 7600 posti dello stadio Tombolato, poi l’inno e il grande tifo. La partenza granata è portentosa, con addirittura 6 angoli in 7’. Sul cross di Alberto Rizzo, stacca Diaw, al 4° gol in 6 gare, anticipa Emperer e sblocca l’andata. Moncini e Schenetti accarezzano il raddoppio, lì cresce il Verona, con il destro da 25 metri di Laribi, contro il palo. Match avvincente, come accade spesso con il Citta, e ritmi elevati. Con Aglietti al posto di Grosso, l’Hellas è più equilibrato e anche pericoloso, i centrali padovani sono attenti, Paleari deve allungarsi in uscita, sul colpo di testa di Vitale. 

A ritmi bassi, emerge la classe gialloblù, quando si alzano torna protagonista la squadra di Venturato. Di Carmine avvicina il pari ma Laribi era in netto fuorigioco. Uno striscione contro il presidente Maurizio Setti non manca mai, ogni tanto comunque partono gli incitamenti ospiti. Il Verona peraltro tiene bene il campo, mantiene il possesso palla e meriterebbe pure il pari.

Senza Ghiringhelli e Benedetti, specialisti di fascia, il Cittadella spinge con continuità inferiore, nel secondo tempo, una punizione di Iori libera in area Branca, la girata esce. Alberto Paleari si conferma portiere in grande condizione, leva palla nell’angolino sul colpo di testa di Colombatto. Perfetta anche l’uscita su Di Carmine. Il Cittadella si difende e guadagna metri, non ripete gli errori commessi nell’1-2 con il Benevento, che poi lo ha costretto ad andare a vincere allo stadio Santa Colomba, insomma sa anche soffrire. Bussaglia entra al posto di Schenetti, fra i più generosi della stagione, Frare anticipa Di Carmine, sull’uscita del portiere.

La sfida diventa tattica, Colombatto in ritardo su Iori viene ammonito e salterà il ritorno, in programma alle 21,15, perchè la giornata a Verona sarà caratterizzata dall’arrivo del Giro. 

Paleari raccoglie anche il destro in corsa di Lee, subentrato. Iori lancia in corridoio, Silvestri esce su Moncini, lascia la porta vuota e Diaw è molto preciso nell’insaccare il raddoppio. Faceva il magazziniere, è stato scoperto dall’Entella e sino al 2016 giocava in serie D, nel Tamai: ha 27 anni e il padre senegalese, è alla prima doppietta in campo professionistico. Il Verona meriterebbe anche più del pareggio, addirittura, a 6’ dalla fine Pazzini coglie la traversa, con deviazione del portiere, che poi salva anche con il ginocchio. 

Il Cittadella ha il budget più basso della cadetteria, è al punto più alto della storia e molto iniziò proprio al Bentegodi, nel 2000 al 96’ raggiunse il Brescello che era in vantaggio e venne promosso in B, con Ezio Glerean in panchina. In passato giocava anche meglio e concedeva meno, stavolta Venturato è persino fortunato.

Da “Il Messaggero.it”

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