Ilmessaggero.it e ilgazzettino.it. Il Manchester United e l’Arsenal passeggiano rispettivamente sul Granada e a Praga, con lo Slavia. Il Villarreal non molla, regola la Dinamo Zagabria. Si va verso finali tutte britanniche?

(ilmessaggero.it)

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di Vanni Zagnoli

Sarà Roma-Manchester United, dunque, gli inglesi non hanno problemi contro il Granada, la spagnola che è stata della famiglia Pozzo, venduta da Gino, figlio di Giampaolo, che si concentra sul Watford, in Inghilterra, da alcuni anni. 

Zero a due a Granada, gol presto al ritorno e allora per i Red devils è una passeggiata. Al 6’ appoggio aereo di Pogba per Cavani, sinistro da centro area e palla nell’angolino. Nella ripresa solo un paio di occasioni per la squadra di Diego Martinez, mentre lo United non forza. Il 2-0 arriva comunque, nel finale, su autorete di Jesus Vallejo.

L’altra semifinale è ispanico-inglese, con Villarreal-Arsenal e i britannici favoriti, anche solo per il tris azzeccato in metà tempo, in Cechia. A Vila-Real, la Dinamo Zagabria si difende, nonostante debba almeno vincere, per raggiungere i supplementari. Il sottomarino giallo convince (con il mancino Pedraza, eccellente), come quando era protagonista in Champions, con Riquelme e Giuseppe Rossi. Segna la squadra di Unai Emery al 38’, di Paco Alcacer, ma il merito è di Chukwubueze, il migliore in campo, azionato da Gerard Moreno. Il raddoppio prima dell’intervallo è di Moreno, in mischia, su affondo a destra, inatteso, di Raul Albiol, l’ex centrale del Napoli. Nella seconda frazione attaccano i croati, con Orsic, il bomber arriva a 6 reti in Europa league a un quarto d’ora dalla fine, servito dall’ex Trapani Bruno Petkovic. I bianco rossoblù dovrebbero segnare altre due reti, per passare, è impossibile anche solo pensarlo, nonostante l’impresa con il Tottenham.

L’allenatore Emery è di origine turca, piaceva al Milan, bastava più coraggio da parte di Berlusconi per assicurarsi un fuoriclasse della panchina, che nel palmares ha 3 Europa league, e di fila, con il Siviglia, dal 2013. Al Psg si è aggiudicato 7 ctrofei, ma un solo scudetto, comunque meritava maggiore pazienza. E anche all’Arsenal era stato dignitoso.

A Praga, lo Slavia stranamente buca la partita, era stato capace di pareggiare a Londra, dopo avere eliminato il Bayer Leverkusen, una delle favorite. L’Europa non è più dell’est, del resto lo è stato raramente, giusto gli squilli di Mircea Lucescu, in Ucraina e Turchia, oppure con la Steaua Bucarest, ai rigori sul Barcellona.

E’ una buona edizione di Europa league, dalla prossima ci sarà anche la Conference, l’Italia manderà la settima, in questo momento la Roma. Ma se vincerà l’Europa league, tornerà in Champions.

I biancorossi cechi si piegano in fretta, al 18’ assist di Rowe per Pepè, sinistro dall’area piccola, nell’angolino. Due minuti e Saka viene atterrato da Hromada, dal dischetto Lacazette. Al 24’, il suggerimento è di Chambers per Saka, sinistro angolato, in contropiede, e 1-4 totale per l’Arsenal. Nella ripresa un’occasione ceca, ma anche il poker di Lacazette, al 17° gol stagionale, lanciato da Pepè. Arteta può salvare la stagione, c’è il rischio di finale britannica, la terra di Albione punta al poker di finaliste, spera in Chelsea-Manchester City, ma Real Madrid e Psg sono probabilmente superiori.

Da “ilmessaggero.it”

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