Ilmessaggero.it, Ilgazzettino.it, Ilmattino.it, Leggo.it, Corriereadriatico.it, Quotidianodipuglia.it. Quattro cambi in una volta, l’Inter da 1-0 a 1-2, Sassuolo battuto. Dzeko come Ronaldo

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di Vanni Zagnoli

E’ Inter, in rimonta, e anche con merito, perchè il Sassuolo dura tre quarti di partita, sino al pareggio era stato superiore. I campioni d’Italia restano imbattuti, superano il Milan per una sera e mantengono l’imbattibilità, sul piano del gioco sono persino più convincenti rispetto alla media del biennio con Antonio Conte. Merito dei quattro cambi, entrano gli esterni Darmian e Di Marco, Vidal e Dzeko, aumentano il nerbo e la verve, soprattutto grazie al bosniaco, a 35 anni in gran forma.

Geometrie nerazzurre, all’inizio, la padronanza del campo finisce rapidamente, dopo un’occasione per Barella, da fuori. Boga e Berardi restano alti, mettendo così pressione ai nerazzurri. Perisic perde palla, il francese va uno contro uno e Skriniar lo tocca di quel tanto sufficiente per procurare il rigore. Berardi realizza regolarmente, contro l’Inter, dal dischetto non fallisce. Perisic guida la reazione, Maxime Lopez fa argine e conclude, Barella calcia di nuovo da fuori in maniera pericolosa.

Dunfries è insidioso su servizio di Calhanoglu, sul traversone serve la chiusura di Defrel. Nell’area sassolese c’è un contatto fra Rogerio e Skriniar, tenue per essere punito con il rigore, Inzaghi peraltro protesta. I neroverdi rispondono come all’Olimpico con la Roma o come in tante gare con De Zerbi, sorprende che avessero sofferto di più il Torino. Berardi punta ancora, Handanovic devia in angolo. Un errore di De Vrij lancia Defrel in campo aperto, Pairetto neanche fischia la punizione: Rogerio e compagni chiedevano l’espulsione, per chiara occasione da gol, siamo ai limiti, dal momento che il portiere è molto abile, nel tentare di evitare il contatto.

Il forcing comincia nella ripresa, l’Inter fa girare palla con intensità, gli emiliani arretrano e ripartono, Rogerio sollecita ancora Handanovic, che si ripete su Djuricic. Il poker di sostituzioni in contemporanea è inconsueto, ribalta la gara, escono Dumfries e Bastoni, Correa e Calahnoglu. Perisic pesca Dzeko, il bosniaco si tuffa e pareggia: è al 6° gol in 7 gare, solo Ronaldo era andato altrettanto bene, alla prima stagione a Milano. Vidal e compagni vivono un buon momento, il Sassuolo resiste, impara a essere prudente.

Sale l’urlo dei 4mila tifosi nerazzurri, c’è un attimo di rifiato, l’Inter continua a fare la partita, serve una chiusura di Ferrari sul traversone di Darmian. Riprendono le fiammate, Dzeko vola verso la porta, Consigli gli dà un’ancata per prendere la palla, il rigore ci sta e il fallo si concretizza dentro l’area, Lautaro trasforma. Arriva il tris, Barella per Dzeko, ma in fuorigioco, si resta sull’1-2. Il Sassuolo costruisce un’ultima chance, con Berardi, riparte sulla sinistra sino alla fine. E’ stato un bello spettacolo.

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