Ilmessaggero.it, la serie B. Cesena-Ternana 4-3, Ferruccio Mariani al debutto avvicina il punto. Le fere restano senza successi esterni e ultime. La vivacità di Laribi e Schiavone

(cesenacalcio.it)

http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_b_al_cesena_per_4_3_lo_spareggio_salvezza_con_la_ternana-3527561.html

Il Cesena si aggiudica lo contro salvezza contro una Ternana a cui non è servito il cambio sulla panchina. I romagnoli hanno rischiato di compromettere una gara già chiusa: decisivo è stato il gol di Schiavone su papera di Pelizzari a metà ripresa. La Ternana resta da sola in fondo alla classifica con 22 punti. Dopo un avvio sprint degli umbri che al 14′ passano con Angiulli, in quattro minuti, tra il 18′ e il 22′ il Cesena ribalta la situazione con il doppio Moncini. L’attaccante romagnolo prima segna di piede su servizio di Laribi, poi di testa in tuffo con assist su punizione di Schiavone. La Ternana accusa il colpo e al 35′ subisce la terza rete, ancora Schiavone trova l’imbeccata giusta per Jallow che dal limite dell’area piccola non sbaglia. Il Cesena potrebbe dilagare ancora con Moncini ed invece subisce, prima dell’intervallo, il gol che rimette in piedi la Ternana: traversone di Angiulli che pesca Carretta, difesa bianconera ferma e la punta rossoverde insacca. La Ternana ci crede e al 25′ trova il pari con il nuovo entrato Tremolada con un tiro da lontano su cui Fulignati va troppo morbido. Il palo nega subito il nuovo vantaggio del Cesena a Laribi, ma arriva al 30′ con Schiavone sempre da fuori e sempre con la complicità del portiere. Ancora Schiavone, su punizione, accarezza l’incrocio e poco dopo tocca a Laribi spedire alto da buona posizione. L’ultimo brivido un gran tiro di Montalto che Fulignati toglie da sotto la traversa in pieno recupero.

Da “Il Messaggero.it”

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La prima stesura del pezzo

Un gran posticipo, in serie B, e Ferruccio Mariani da Acilia sfiora il punto, al debutto in categoria. A Cesena finisce 4-3 e la Ternana resta ultima. Il 2-2 interno con la Salernitana era costato la panchina a Sandro Pochesci, pure all’esordio in B: si fa ricordare più per gli eccessi dialettici che per il campo, nonostante i 13 gol di Montalto. Memorabile quella sfuriata in conferenza stampa contro Giampiero Ventura, dopo la sconfitta in Svezia per 1-0: sosteneva che le sue fere avrebbero fatto meglio degli azzurri e che gli scandinavi sono di serie C. Si pensava anche a una strategia, per dare visibilità al progetto del livornese Stefano Bandecchi, che da anni compra pagine su quotidiani, per l’università già abbinata al Fondi, da dove arriva anche Mariani. Pochesci aveva iniziato il girone di ritorno a patto di non usare i social, nè di avere contatti con i giornalisti, ma neanche il contratto quinquennale gli è bastato.
Nè è sufficiente, al Manuzzi, il vantaggio umbro di Valjent (14’, con deviazione), i romagnoli mettono la freccia con Moncini (doppietta, al 19′ su assist di Laribi, 3’ dopo di testa, su punizione di Schiavone), il tris è di Jallow al 35’. Prima dell’intervallo Carretta di testa riduce le distanze, mentre il 3-3 arriva al 25’ della ripresa, con Tremolada, ex under 21 che sembrava davvero valere l’Inter: subentra e realizza da 30 metri. Schiavone a un quarto d’ora dalla fine firma il 4-3 sorprendendo Plizzari, dopo il palo di Laribi. Il Cesena è a quota 27, accanto al Novara, che esonera Corini, cui è fatale la sconfitta con l’Ascoli in casa, è in arrivo Di Carlo, ex Spezia. Castori in Romagna è una garanzia, con il suo calcio ultrapragmatico. E in serie A è imitato da Semplici, che spera di salvarsi in extremis, con la Spal, al contrario del Carpi di Castori, un anno e mezzo fa. La curva Mare festeggia anche ai playoff lontani, in fondo il presidente Lugaresi 3 anni festeggiò la retrocessione con un party pubblico, allo stadio…

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