La Champions della Juve: quello che i giornali non dicono. L’analisi sempre severa del procuratore Puzzolo

Vanni Puzzolo, a sinistra, con Zagnoli
Vanni Puzzolo, a sinistra, con Zagnoli

di Vanni Puzzolo

Anche oggi, come spesso accade, dobbiamo leggere titoli e commenti dei giornali che sono condizionati esclusivamente dal risultato finale.
Mi riferisco alla vittoria della Juve, esaltata e osannata, a mio avviso, forse un po’ troppo.
Al minuto 84 se avessimo potuto leggere i giudizi fino a quel momento, ne avremmo lettini molto più critici e meno sdolcinati, verso una prestazione della squadra di Allegri, che diciamolo onestamente, era stata abbastanza negativa e forse, appena appena discreta.
Ovvio poi i due gol finali e il risultato di 3-1, cambiano i giudizi e tutto finisce in gloria: potere dei giornalisti.
Io mi limito a dire che alla Juve, come si dice in gergo, ha ” girato bene” le difficoltà iniziali, la pochezza del gioco, il difendersi bassi, le prestazioni del centrocampo ( che con Marchisio, Pjanic e Ghedira era quello titolare!), le gaffe nei disimpegni di Dani Alves, sono sotto gli occhi di tutti, vero che la squadra era molto rimaneggiata, ma l’approccio alla gara era stata deficitaria, e il dominio andaluso non lasciava pensare nulla di buono. Poi….
Poi la partita e’ girata, vero che il Siviglia ci ha messo del suo: ma non sarebbe onesto dimenticare che l’arbitro ha valutato in maniera molto fiscale due falli consecutivi di Vasquez, mentre prima aveva sorvolato su uno più grave di Quadrado.
Episodi, come si dice, a volte vanno a favore, a volte contro, vanno accettati, ma non dimenticati .
A Lione a Bonucci era stato fischiato un rigore contro per una trattenuta, che non sempre si fischia, a Siviglia, lo stesso Bonucci ha beneficiato di un rigore per una trattenuta, che non sempre viene fischiata.
Certo la gara con espulsione e rigore e’ cambiata , la Juve nel secondo tempo non solo, non ha più subito , ma ha anche provato a vincere, anche se il modo come e’ maturata la vittoria e’ sembrato più causale che voluto.
Capita.
La bella notizia e’ che, questa’ anno, almeno per ora, gira bene, e potrebbe essere quello giusto, perché a marzo la Juve avrà a disposizione la sua batteria di attaccanti formidabili, avrà, si spera, l’organico al completo, e, potrà giocarcela alla pari con tutte, al netto anche di eventuali sorteggi sfortunati.
Ovvio anche il gioco dovrà migliorare, la vera Juve ancora non si è’ vista, se anche i giornali si sforzano per raccontare di una Juventus cinica, essenziale, utilitaristica, chi Capisce di calcio sa che per arrivare a vincere una competizione così prestigiosa serve ben altro, e sa pure che le partite, non girano sempre allo stesso modo.

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