La differenza fra una moglie normale, Silvia, ieri 42 anni, e le pin-up. Le pin-up quanto durano? Sono fedeli?

Vanni Zagnoli e la moglie, Silvia Gilioli
silvia e vanni

Sapete che per me è sempre più difficile lavorare, non solo per me, per freelance del mio livello. Riflettevo, però, che a parte qualche matrimonio di collega intra Sky – coppie che è meglio che io non citi -, non sono tanti i giornalisti che hanno mogli appariscentissime, proprio, modelle. Pin-up. Wags, ecc.

Non ne ricordo. Belle signore, colleghe, ma colleghe normali.

Come mia moglie. Poi non stiamo a sindacare sulla bellezza. Silvia passa molte ore a computer, come me non si allena. “Allenati”, mi disse a Sky, un anno fa, quando ero in visita, quello spezzino dal fisico scolpito, che si occupa di motori. Mi verrà in mente il nome. Alzheimer, sembro mia madre…

Quindi, insomma, l’indomani del 42° compleanno di Silvia dico. E’ un piacere, è un’onore avere una ragazza così. Rara. Rara. Preferisce le fiction ma viene alle partite come giornalista. Al lavoro da settembre è presissima perchè deve rimediare a un fatto singolare, però l’orario ora è migliorato.

Ovvio, per lei vale quel che disse di Occhiuto e Bianculli, e in prospettiva di Vanni Puzzolo e di Alice Pignagnoli. Guai a chi me li tocca. I collaboratori non sono un problema, le mogli sì.

Silvia è un bene dell’umanità, da preservare, da Unesco.

 

(s.occhiuto). Sono strafelice per Te perchè meriti di avere al tuo fianco una donna vera con la d maiuscola che corrisponda al profilo dell’anima gemella. Una donna che sappia condividere il sole dei giorni felici e la tempesta delle notti buie e tormentate. Insomma una donna a cui puoi mostrare tranquillamente le emozioni gioiose e le lacrime dei dolori fisici e interiori. Siete una coppia modello, un esempio vivente di come due persone possono vivere una storia d’amore senza l’integrazione o l’accessorio, a seconda dei punti di vista, della progenie futura.

Quanto al sottoscritto disdegno lacci, guinzagli, vincoli. Non solo in ambito privato, ma anche in quello professionale. Al liceo avevo già compreso che non ero fatto per il matrimonio, anzi l’ho capito in età molto precoce. Aneddoto raccontato da mia madre. Era giugno, un caldo mese di giugno, avevo 10 mesi, stavo nella mia bella carrozzina stile impero, entrammo in una chiesa della città. C’era un matrimonio e al momento della fatidica pronuncia degli sposi, mi levai le scarpette gettandole contro di loro. Un segno del destino perchè nulla accade mai per caso. A proposito di modelle e pin up sono su fb, twitter, instagram: attendo la vostra chiamata poichè un vero gentiluomo non rifiuta mai l’approccio di una fanciulla desiderosa di conoscerlo. Vanni sa che non scherzo… vi aspetto! Non sarete deluse, ovviamente. Con me le donne tutte soddisfatte, nessuna rimborsata.

 

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