La Gazzetta del Sud, la serie A vista da Mimmo Di Carlo

Domenico Di Carlo (liguriaoggi.it)

Vanni Zagnoli
Mimmo Di Carlo è abituato ad aspettare. Le ultime tre volte è subentrato, a Livorno e a Cesena in A e allo Spezia, portato ai playoff in B.
Domenico, con Bonucci, Biglia e gli altri 7 acquisti, il Milan è da prime posizioni?
“Assolutamente sì. Lotterà insieme alla Juve e al Napoli e la Roma è subito dietro. E’ molto più avanti come entusiasmo e qualità, ma nel quartetto c’è sicuramente”.
Meglio Kalinic o Belotti?
“Sono forti entrambi, il gallo peraltro nell’ultima stagione è stato sul podio dei cannonieri. Giocando con una punta è meglio il torinista, con due si lavora diversamente e allora è più utile il viola”.
La Juve passò dal settimo posto allo scudetto, il Milan può passare dal sesto al titolo?
“Dovrebbe fare una grande impresa. Juve e Napoli sono meglio amalgamate, Montella deve mettere insieme i giocatori, qualcosa pagherà, all’inizio. Lotterà per lo scudetto, le favorite però restano le altre due”.
Bernardeschi basterà, alla Juve?
“Ci sono già Douglas Costa e i tanti arrivati la scorsa stagione. Ha una metodologia precisa, cambia poco ma in maniera scientifica. Bonucci verrà rimpiazzato, il contesto resta vincente. Federico aggiungerebbe qualità e gioventù a chi ha vinto tantissimo e si sta preparando a farlo di nuovo, anche in futuro”.
Schick andrà a Torino con uno sconto?
“E’ difficile prevederlo. Se passerà o no le visite, è una questione fra medici, Juve e Sampdoria, ma è un bel talento”.
Alla Roma cosa manca?
“Hanno venduto parecchio, resta un ottimo organico, c’è bisogno qualità ed esperienza. Inserirà 3-4 elementi importanti, prima li innesta meglio è”.
E Il Napoli prenderà qualcuno?
“Lì c’è una strategia di lavoro di squadra più che 50-60 milioni da investire. Sarri è l’uomo guida, fa giocare bene, deve solo battere la Juve per vincere lo scudetto. Sarà preso solo uno più forte di chi c’è e che possa calarsi nel gioco, altrimenti andrebbe a cozzare con l’intelaiatura attuale”.
Per due anni l’Atalanta ha in prestito Orsolini, il trascinatore dell’under 19 bronzo mondiale non è già da Juve?
“Tutti questi giovani devono conoscere la serie A, ha tempo e davanti a sè una grande carriera. La scelta è giusta, perchè Gasperini è linfa per i giovani. Peraltro con l’Europa league vedremo se ripeterà il campionato dell’anno scorso: si paga sempre, con le coppe”.
Il secondo anno è sempre il più difficile, Simone Inzaghi saprà confermarsi?
“In realtà è alla terza stagione, poichè subentrò a Pioli nell’ultima parte, due anni fa. Nella Lazio conta il metodo di insieme. La società ha venduto Biglia e già preso Lucas Leiva, servono idee e stimoli nuovi. Simone ha la fame giusta, per fare qualcosa di importante”.
Perisic va via dall’Inter?
“Non saprei rispondere. Aspettano solo l’offerta giusta, al prezzo giusto”.
Dice il dt nerazzurro Sabatini: “Il Milan non è il nostro modello, sul mercato”.
“Il Milan da tanti anni non azzecca campionati importanti, l’Inter negli ultimi anni ha sempre inserito ottimi giocatori, Spalletti deve solo valorizzare la rosa. E al momento giusto arriveranno anche i rinforzi”.
I Della Valle venderanno davvero?
“Mi dispiacerebbe. Hanno dimostrato sempre amore e soldi per Firenze, in una piazza molto esigente. Chi investe, merita complimenti e aiuto”.
Il Toro ha speranze di Europa?
“Si struttura per quello. Mihajlovic è chiamato a un campionato migliore, è l’obiettivo. Tutto va conquistato con idee, condivisione e umiltà, peraltro è un grande motivatore”.
Il Crotone può confermarsi in A?
“Assieme a 6-7 squadre si giocherà la salvezza. Viene da una grande impresa, ci ha sempre creduto. L’Empoli è crollato negli ultimi 2 mesi e mezzo, Nicola è stato bravissimo a non mollare. E’ un premio a quando si dice di non mollare, un esempio per tutti”.
Il Benevento prende il posto del Palermo, affiancando il Napoli. Il sud resiste, insomma.
“Ma tre squadre sono ancora poche. Speriamo che salgano a 6-7, tante piazze cadette meriterebbero la A: il Bari, il neopromosso Foggia, Salerno. Servono programmazione e anche un pizzico di fortuna, per salire”.
Il tridente del Verona non è rischioso?
“Ha tanta qualità. Cerci per anni ha fatto benissimo, nell’ultimo anno e mezzo non ha giocato molto. Lo stesso Cassano è fermo da un anno, ha voglia di dimostrare che chi non gli ha dato fiducia ha sbagliato. E Pazzini torna in A, tantopiù da capitano. Peraltro il primo obiettivo è salvarsi, come per ogni matricola”.
Inizia il campionato di Russia, Carrera ha già vinto la supercoppa. Si confermerà campione o lo scudetto sarà di Mancini, con lo Zenit?
“Carrera ha fatto un ottimo campionato e un buon lavoro, la sua Spartak Mosca resta favorita”.

 

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