http://lastatistica.com/2015/05/18/dybala-sara-un-altro-iturbe-o-un-nuovo-tevez/
Massimiliano Allegri ha già ricevuto un premio. Non si tratta del prolungamento contrattuale ormai di prossima ufficializzazione, ma dell’ingaggio di Paulo Dybala per la prossima stagione. L’attaccante è stato acquistato per una cifra che potrebbe passare dai 36 ai 40 milioni di euro in base a un meccanismo di bonus e ha sottoscritto con la Juventus un contratto quinquennale da 2,5 milioni di euro più premi. Che cosa può dare il giovane argentino ai bianconeri?
Di lui avevamo già parlato in un approfondimento dello scorso febbraio (clicca qui per rileggerlo). Può essere interessante confrontarlo sin da subito a Carlos Tevez, suo connazionale del quale in prospettiva è destinato a ereditare i gradi. La prima parte del confronto riguarda i dati medi che meglio possono definire il valore di un attaccante: dribbling riusciti, duelli aerei vinti, palle perse, key-passes, assist, tiri, tiri da fuori area e falli subiti. Scopriamo immediatamente come i dati dei due giocatori (relativamente a questo campionato) siano quasi del tutto identici.
Tevez tira 3,5 volte a partita esattamente come Dybala, 1,4 volte da fuori area contro le 1,3 del palermitano. E se il rosanero regala 0,3 assist in media, l’Apache è a 0,2. In quanto a key-passes, Tevez è avanti di 1,9 a 1,7. Differenze minime, numeri pressoché identici. Le uniche variazioni di rilievo sembrano essere a sorpresa in favore di Dybala. Che è avanti per dribbling (2,7 contro 1,9), duelli aerei vinti (0,5 a 0,1) e falli subiti (2,7 a 1,5). Tranne una, che la dice lunga sulle qualità di Tevez: il numero di palloni persi. Lo juventino passa la palla 40,4 volte a partita e la perde 3,1 in media. Il palermitano la passa 32,2 e la perde in media 6. Il doppio esatto, pur giocando meno palloni. Del resto, essere giovani significa anche questo.
La vicinanza dei due, per il resto, è impressionante anche se si guarda alla fase difensiva. Tevez riesce in 0,8 tackle a partita, Dybala in 0,8. Quest’ultimo intercetta 0,5 palloni a match, mentre il primo 0,3. E tutti e due commettono un fallo in media. Identici?
Non del tutto, se si guarda alle percentuali realizzative. Che, come già ricordato in precedenza, fanno pensare a un Tevez ai massimi della carriera (clicca qui per l’approfondimento). Tevez ha una percentuale realizzativa del 40,91% al netto dei rigori, Dybala si ferma al 29,41%. La percentuale totale, addirittura, è il doppio: 16,98 contro 8,77%. E anche la SOT (clicca qui per la spiegazione dell’indice) gioca a favore dell’Apache: 41,51 contro 29,82%. Dybala, in sostanza, segna meno pur tirando di più.
Il ragazzo si deve ancora rifinire e vi è il sospetto fondato che 40 milioni di euro possano essere troppi per un giocatore ancora in fase di formazione e non del tutto esente dal rischio di costituire una nuova operazione Juan Iturbe. Ma le qualità sono insospettabili. Al punto che, se tutto andrà come deve, potrebbe essere l’erede di Tevez anche prima del previsto. A patto che continui nel processo di crescita e sia meno dispersivo nelle proprie giocate.
