Le storie di Vanni Puzzolo, la morte del 16enne in discoteca per overdose: “Là dentro ho sempre mio figlio e sono in pensiero. Mettiamo i cani antidroga davanti al locale”. Lettera aperta a De Meis, amministratore del Cocoricò

 

Il procuratore romagnolo Vanni Puzzolo
Il procuratore romagnolo Vanni Puzzolo

Gentile  signore

Fabrizio De Meis,  capisco che aver appreso che la droga presa dal ragazzino sia stata assunta fuori dal suo locale,  le ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo, probabilmente questo eviterà una chiusura temporanea,  anche se le indagini sono ancora in corso e non tutti gli scenari sono stati chiariti.

Premetto anche che il Cocorico è un vanto per Riccione  e un valore aggiunto per il turismo giovanile, non fosse altro per l’indotto che crea e do per assodato quanto pure a Lei

questa tragedia possa averla provata e addolorata. Le do atto, inoltre, che il suo locale fa prevenzione vera e che lei stesso impegna risorse,  anche personali, nell’opera di prevenzione, cercando di limitare la piaga della droga assunta dai giovani: piaga che, sia chiaro,  non è solo un problema delle discoteche.

Devo anche dirLe  che non mi è piaciuta la sua conferenza stampa con tanto di avvocato a fianco, con il chiaro intento di difendere ad oltranza la gestione del locale, in piena tragedia familiare appena consumatasi,  nè tantomeno mi è sembrato opportuno il suo attacco al ragazzino identificato come pusher-spacciatore,  che Lei ha subito ripudiato come eventuale pr.

Il 19enne ha fatto una grande cazzata, che ha generato una disgrazia, ne pagherà le conseguenze penali,  prima,  ma morali per tutta la sua vita, con il rimorso e con la sofferenza che ha causato ai suoi genitori, non può però essere  la vittima sacrificale di tutta la tragedia,  lui è forse, solo, l’anello debole.

Anzitutto speriamo che dall’esame autoptico non emerga che il giovane deceduto abbia mischiato alla droga assunta fuori alcool o altre ulteriori droghe, perché in questo caso, Lei lo capisce bene anche le responsabilità del locale cambierebbero.

Le parlo,  sig. De Meis,  come padre di un adolescente che frequenta il suo locale, e che sta sempre con il cuore in gola perché, purtroppo al Cocoricò spesso, troppo spesso,  il sano divertimento diventa sballo e a volte,  tragedia.

Organizzare eventi con S.Patrignano,  contro la droga,  è sicuramente bello ma a me sembra un po’ demagogico,  mentre pagare un’ambulanza di tasca sua che staziona fuori della “piramide” è certamente encomiabile, ma vorrei dirLe che la prevenzione vera andrebbe fatta prima e durante, nel senso che si dovrebbe lavorare come riduzione del danno dentro il locale e all’entrata del locale.

Mi spiego, i ragazzi sciolgono i cristalli di mdma in una bottiglietta d’acqua prima di entrare,  addirittura nella navetta che li porta alla disco, quando entrano si potrebbero controllare?

Quando ballano sfrenati amento in pista, alcuni si ribaltano, altri muovono la mascella in maniera scomposta, usano occhiali da sole, perché è risaputo che l’ecstasy rende deboli gli occhi e sensibili alla luce, ecco Le chiedo: non è in quel momento che si potrebbe intervenire,  testandoli,  fermandoli,  anche intervenendo in maniera drastica.

Piazzare cani antidroga all’entrata, ad esempio,  a me sembrerebbe un segnale molto chiaro

Le chiedo,  da padre,  lavorate in questa direzione: non serve accusare un ragazzino di 19 anni e chiederne  la galera ( la legge per un incensurato senza pericolo di fuga non la prevede), io sono certo che la cavolata commessa gli cambierà la vita e non credo che reitererà il reato,  ma non sono altrettanto sicuro che il prossimo sabato nel suo locale altri pusher-spacciatori non siano al lavoro. E non sono nemmeno sicuro che lo sballo non si ripeta, mentre mi auguro che non accadano altre tragedie.

Vorrei dirle, infine, che il distinguo e il confine  fra pr riconosciuti e pusher è spesso molto sottile, troppo sottile. E che, personalmente , poter affermare pure che per questa volta l’ho scampata a me non consola.

Vanni Puzzolo

Il procuratore romagnolo Vanni Puzzolo
Il procuratore romagnolo Vanni Puzz

 

 

 

 

 

 

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