Il Messaggero, Sassuolo-Milan 0-2. Neanche le grandi tirano più, al Mapei, solo 12mila spettatori. 35′ neroverdi e poco altro. Diavolo poi meritevole. La regia di Montolivo, gli spunti di Kessie e Borini, il ritardo di Calhanoglu

Paolo Cannavaro contrasta Calhanoglu (quotidiano.net/ansa)

Sassuolo-Milan 0-2
SASSUOLO (4-3-3): Consigli 5,5; Gazzola 5,5, Cannavaro 6, Acerbi 6, Peluso 5,5; Mazzitelli 6, Missiroli 6,5, Cassata 5,5 (11’ st Matri 5); Politano 6,5 (40’ st Rogerio sv), Falcinelli 5, Ragusa 5 (24’ st Pierini 5,5). All.: Bucchi.
MILAN (3-4-1-2): Donnarumma 6,5; Zapata 6,5, Bonucci 6,5, Romagnoli 6,5; Calabria sv (15’ pt Abate 6), Kessie 6,5, Montolivo 6, Borini 6 (38’ st Antonelli sv); Calhanoglu 5 (20’ st Locatelli 6); Suso 7, Kalinic 6. All.: Montella.
Arbitro: Damato di Barletta 6,5.
GOL: 40’ Romagnoli, 22’ st Suso.
Note: ammoniti Acerbi, Romagnoli, Bonucci, Montolivo, Missiroli. 12mila spettatori. Recupero: pt 4’, st 3’.
Reggio Emilia
Montella vince la 5^ gara delle ultime 14 e per il momento allontana Conte. Il ds Massimiliano Mirabelli smentisce, eppure il Milan vorrebbe avere subito l’ex ct, evitando che torni in nazionale. Spera che venga esonerato dal Chelsea, con buonuscita, e poi lo accoglierebbe Ma è dura perchè l’unica volta che Antonio subentrò, in A, all’Atalanta, diede poi le dimissioni.
Vent’anni fa, o giù di lì (come recita una canzone di Francesco Guccini, in parte modenese, come il Sassuolo), il Milan riprese Sacchi, congedato da Matarrese, dalla Figc, che sottrasse all’under 21 Cesare Maldini. Eravamo a 100 chilometri da qui, a Piacenza, e il maestro Tabarez (straordinario al Cagliari e poi con l’Uruguay) venne rovesciato da Luiso, ma non meritava l’esonero più di Montella. Premiato da Romagnoli, alla seconda occasione della serata, e poi sul velluto o quasi. Sino alla prodezza di Suso, rituale. E adesso con la sosta lavorerà tranquillo.
Al Mapei neanche le grandi fanno più l’esaurito, rifulgono il patron Squinzi, felice per il Milan, accompagnato dalla moglie Adriana Spazzoli, unica vicepresidentessa fra serie A e B. Nell’altro palco, gioiranno Fassone e Mirabelli. Con Di Francesco, i neroverdi accendevano, per un lustro da favola, adesso sono una squadra imbelle. Meglio il Milan. Che costruisce nulla per oltre mezz’ora e anzi concede una chance a Mazzitelli, annientata da Donnarumma. A Reggio, il Sassuolo è fragile, eppure a Cagliari e Ferrara si è imposto. Il Diavolo è senza le corna, in Europa ha un girone facile, in campionato è appena a 7 punti in 7 partite. Media da ceramici, con Bucchi. Abate (subentrato subito a Calabria, infortunato alla caviglia sinistra) e Borini sono indomiti, Kessie trova il tremendismo di Bergamo solo verso l’intervallo, come tutti. Cassata alla seconda stagione da professionista è abile nel contenimento, ad Ascoli con Orsolini dava spettacolo. La paura di perdere è tale che entrambe aspettano, ma se il pari al presidente Carlo Rossi andava bene, i cinesi non accettavano le 4 gare su 5 senza reti. Calhanoglu gira a vuoto, Kalinic viene da una stagione negativa, a Firenze, è isolato. Manca Berardi, sino a fine mese: il Milan avrebbe bisogno di uno così, per uscire dalla banalità di trame elementari. I tre centrali sono inutili, contro questo Falcinelli, super solo a Perugia e Crotone. Bonucci alla Juve impostava che era un piacere, in rossonero si limita a chiudere. Consigli oppone i pugni a Borini, si esalta sulla girata aerea di Kalinic, complice Cannavaro. Sul corner da destra, Calhanoglu centra, Romagnoli anticipa il portiere senza fallo. Sbloccato il match, il Milan ha gioco facile, come la Juve, qui, perchè il Sassuolo mai recupera. Si riparte con un tiretto di Kessie, il 4-4-2 geminiano con Matri, un salvataggio di Cannavaro, la parata di Consigli su Kessie e un pericolo per il Milan. Sale Montolivo, Suso bissa il gioco di prestigio di Verona: Borini lancia lungo, lo spagnolo da destra salta Peluso spostando palla sul sinistro e trova l’incrocio opposto. Lì il club italiano più titolato al mondo dà spettacolo, con Kalinic, Kessie e con sicurezza difensiva. Consigli blocca la conclusione di Locatelli e il sinistro di Borini. Il 4-1-4-1 della ripresa piace.
Vanni Zagnoli

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