Puzzolo. E dopo “Tutto il calcio” veniva 90° minuto. Arrivò fino a 20 milioni di spettatori, con Beppe Barletti, Tonino Carino e Beppe Viola. L’inventore fu Barendson, il volto Paolo Valenti

Paolo Valenti, romano nato nel 1922, morì nel 1990
Paolo Valenti, romano nato nel 1922, morì nel 1990
Maurizio Barenson,napoletano nato nel 1923, morì nel 1978
Maurizio Barenson,napoletano nato nel 1923, morì nel 1978x

Sarebbe stato ingiusto dopo aver raccontato la storia di “Tutto il calcio” non dedicare un po’ di righe a “90° minuto”, una trasmissione tv che fece la storia del calcio in televisione e che ancora oggi ha saputo sopravvivere a tutte le pay,

“Novantesimo minuto” nacque nel 1970, in settembre, da un’idea di due grandi giornalisti: Maurizio Barenson e Paolo Valenti.

La trasmissione ebbe subito un successo enorme, perché collocata in un contenitore di metà pomeriggio, verso le 18 : era la prima che trasmetteva le immagini e i gol del campionato di serie A.

In quegli anni ’70 la trasmissione arrivo’ fino agli ascolti record di 20 milioni di persone.

Il primo conduttore fu proprio  Barenson,  poi passò a Rai due e lancio’ domenica sprint,  senza ottenere lo stesso successo, così la conduzione passo a Valenti che la condusse sempre con grande successo fino al 1990,  anno della sua morte.

La trasmissione era snella, aveva inviati su tutte le sedi Rai d’Italia, dove i corrispondenti mandavano in onda gli spezzoni e i gol del pomeriggio calcistico.

Il grande successo coinvolse gli inviati stessi,  sia per le loro capacita’ professionali,  sia per la simpatia, e, a volte anche per la loro partigianeria, al punto che diversi di loro divennero miti incontrastati dello schermo.

Ricordo il calore di Luigi Necco da Napoli, che prima e dopo l’intervento salutava con la mano. Fu pure gambizzato prima di una partita.

Tonino Carino da Ascoli, iniziava spesso il collegamento inquadrando i calzini rossi del super superstizioso presidente dell’Ascoli Costantino Rozzi.

A Firenze c’era un simpaticissimo Marcello Giannini che non sapeva trattenere il suo tifo per la Fiorentina.

A Torino Beppe Barletti non era da meno, si avvicendava con Cesare Castellotti e Franco Costa, in seguito prese il sopravvento un giovanissimo Carlo Nesti.

Da Genova interveniva Giorgio Bubba. Nel triveneto imperversavano Ferruccio Gard, con il suo accento altoatesino, e Maurizio Caligaris, spesso da Udine.

A Bologna vi fu la disgrazia in diretta della morte di Piero Pasini, in trasmissione.

Milano aveva diversi inviati, Ennio Vitanza, Gianni Vasino, e il sorriso , la competenza e l’ironia del grandissimo Beppe Viola,  pure lui deceduto giovanissimo.

Cagliari vantava l’inimitabile voce di Andrea Coco. I capelli spettinati e al vento di Franco Strippoli da Bari-Lecce rimarranno nella leggenda.

Filippo Vendemmiati, Stefano Tura e Pierpaolo Catozzi presero il posto del povero Pasini e si dividevano Cesena, Bologna e Parma.

Emanuele Giacoia  si collegava da Catanzaro.

Tutti questi personaggi, e mi scuso con quelli che mi sono sfuggiti, hanno veramente fatto la storia di una trasmissione storica.

Alla morte di Valenti si sono poi susseguiti alla conduzione Fabrizio Maffei,  nel 1992 il mitico ” bisteccone” Galeazzi, e fece la sua prima apparizione quel marchingegno infernale che tanto faceva discutere, la moviola, una macchina primitiva che aveva le apparenze di un’astronave e cominciò a dare le sue prime sentenze con la conduzione di Bruno Pizzul, assistito dal tecnico Heron Vitaletti.

In seguitola trasmissione fu  condotta ancora da Maffei,  poi da Paola Ferrari, Franco Lauro, Marco Mazzocchi, ma cambiando i conduttori il successo non è mai diminuito e ancor oggi, seppur surclassata da Sky, Mediaset e tute le dirette, riesce ad avere un suo spazio dignitoso.

Vanni Puzzolo

 

 

 

 

 

 

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