Puzzolo. Dalla cena di Arcore la rinascita del Milan, ecco il decalogo semiserio dettato da Berlusconi a Mihajlovic.

Sinisa Mihajlovic erano tempi felici , questi....
Sinisa Mihajlovic erano tempi felici , quelli…

Venerdì a villa San Martino vi è stata una lunga cena fra Berlusconi e Mihajlovic, presente naturalmente anche Galliani, nel corso della quale, dopo aver fatto il punto della situazione della squadra, alla luce delle ultime brucianti sconfitte, riportano i giornali sportivi all’unisono, Berlusconi avrebbe concesso fiducia a tempo al tecnico serbo, ma avrebbe anche dettato un diktat eloquente, con una serie di “consigli tecnici e non” che Sinisa in qualche modo dovrà mettere in atto, se vorrà mantenere la panchina rossonera .

Una specie di vero e proprio decalogo. Io ho provato, in maniera semi-seria ad allungare a 15 le disposizioni presidenziali…

Ora non ci trovo niente di strano che un presidente chieda lumi al suo allenatore per i risultati negativi, soprattutto dopo aver investito 90 milioni di euro sul mercato per rafforzare la squadra, soldi spesi i più, su indicazioni precise di Mihajlovic, piuttosto trovo abbastanza singolare leggere le nuove disposizioni che i giornali hanno pienamente riportato.

La numero uno è forte: si cambia modulo, quindi si passa al 4-4-2, Corsport dixit, mentre per la Gazzetta dello sport si passa al 4-3-3 con l’impiego di due ali pure, difficile capire quale sia stato veramente l’input di Berlusconi, più facile constatare che non risulta, al momento, che il presidente abbia mai conseguito un minimo patentino di allenatore a Coverciano.

La seconda: dare più personalità alla squadra con l’innesto di giocatori di carattere come De Jong, il pupillo del presidente Mexes e Balotelli.

La terza è bizzarra: vincere da subito, almeno due delle prossime tre partite, io avrei detto meglio se tre su tre…

4 – Il Milan deve tornare ad essere padrone del campo, e del gioco. Certo, quando non trova squadre come il Napoli che sono nettamente più forti… in quel caso se giochiamo in casa, visto che il pallone è il nostro… Tenerselo… E non fare giocare gli avversari…

5 – questo è molto contraddittorio, valorizzare i giovani, che fa un pò a cazzotti con l’inserimento gli giocatori d’esperienza… facciamo magari un mix… Oppure come sono… sono… Basta vincere…

6 – obbligo di conquistare almeno il terzo posto… anche se il secondo è il primo… non sarebbero poi male…

7 – resistere alle pressioni mediatiche dimostrando di avere un carattere forte. Mi fa paura questa perchè se Sinisa si ricorda del suo carattere forte, questa invasione di campo del presidente difficilmente la tollererà, ma andiamo avanti…

La 8 è fantastica: evitare di fare più brutte figure come contro il Napoli. Sembra che chi ha giocato sabato scorso invece, si sia divertito da matti a non prenderla mai…

Certo che il presidente non ha consigliato male, anzi, credo che siano tutti d’accordo, tutti i consigli sono molto saggi, alla fine io però avrei aggiunto:

9 – ricordarsi di fare un gol più degli altri…

10 – quando si fa gol, meglio farlo dopo al novantesimo, così la rimonta per gli avversari diventa impossibile…

12 – ricordare a chi tira di tirare forte e negli angoli, possibilmente dove il portiere non arriva…

13 – se proprio non si può vincere sempre, ricordarsi almeno di pareggiare…

Per la 14 io avrei pensato allo slogan di Sordi: chi si estrae dalla lotta è un gran figlio de… m…

Avrei chiuso con la 15 classica: se si vince è merito evidentemente solo mio, se invece si perde è perché siete dei somari e non avete messo in pratica le quattordici regole riportate.

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