Puzzolo. Il lunedì nero degli allenatori: esonerati Colantuono a Udine, Marino a Vicenza; Brini a Pavia e Juricic a Mantova. “I grandi nomi si salvano per il nome e il grande ingaggio”

Stefano Colantuono, per la seconda stagione consecutiva non è' riuscito a completare il campionato.

Stefano Colantuono (nella foto) per la seconda stagione consecutiva non è riuscito a completare il campionato.

Questa volta Zamparini non ha colpa, anzi ha confermato il suo neo allenatore Novellino, seppur perdente all’esordio, ed è una notizia …

La mannaia dell’esonero non salva Colantuono : a Udine arriva De Canio, i Pozzo erano  già da un po’ che avevano dubbi sulla conduzione tecnica del tecnico romano, e la sconfitta interna con la Roma, con la conseguente preoccupante situazione di classifica, ha fatto scattare l’esonero .

Percassi invece, ha avuto pazienza, nonostante la situazione dell’Atalanta non sia tranquillissima , e i rumors indicavano in Prandelli il possibile sostituto, e ha confermato Reja, rimandando alla partita di domerica con il Bologna l’eventuale drastica decisione.

Terzo cambio a Como, anche Festa paga la sconfitta interna con il Cesena, e nonostante un cammino decoroso, aveva preso la squadra da Sabadini all’ultimo posto della classifica, viene sollevato dall’incarico.

Al suo posto subentra Cuoghi, ex bandiera del Parma.

Finisce l’avventura pure a Vicenza di Marino che dopo l’esploua’ di anno scorso che da subentrato sfiorò i play-off , viene esonerato dopo la sconfitta interna patita per opera di uno scatenato Trapani alla terza vittoria esterna consecutiva.

A Vicenza comunque è in atto una vera e propria rivoluzione , salta anche il d.s. Cristallini, e cambierà pure la proprietà, Lerda è il nuovo tecnico.

Il Pavia esonera Brini che a sua volta era subentrato a Marcolini, ancora non è dato a sapere su chi sia ricaduta la scelta del sostituto.

Tutto deciso invece a Mantova: esonerato Juricic, al suo posto viene chiamato l’ex  tecnico dell’Entella Prina.

Insomma un lunedì di panico per gli allenatori, Zagnoli fa notare che le grandi squadre hanno più pazienza di solito, io credo che dipenda    da due cose: spesso sono tecnici più blasonati, con un credito superiore, a volte grandi ex giocatori che bene o male hanno un autorevolezza maggiore, oppure a volte quello che frena i presidenti è uno stipendio molto alto da pagare comunque.

a cura di Vanni Puzzolo

 

Related Posts

Leave a reply