Quel viso di Monica Torreggiani, in sala stampa, domenica sera. La Reggiana sconfitta ai rigori, il marito Marcello Montanari retrocesso con la Pro Patria. “Non ho la forza di andare a casa”

Monica Torreggiani in una immagine estiva. Abbronzatissima e dal corpo molto definito
Monica Torreggiani in una immagine estiva. Abbronzatissima e dal corpo molto definito

Domenica sera sono rimasto in sala stampa a lungo, al Mapei, a caricare video, a raccogliere interviste, per Sassuolo-Genoa.

 

Ho incrociato Monica Torreggiani, 49 anni, la segretaria storica della Reggiana. Sabato sera era andata a vedere il marito Marcello Montanari, allenatore della Pro Patria, retrocessa ai playout contro il Lumezzane. All’ultimo minuto una palla è uscita, mancava giusto quel gol per evitare la serie D.

E domenica nel pomeriggio ci sono stati i rigori fatali alla Reggiana. “Non li ho visti, stavo parlando con le maschere”, dice Monica.

Stava lavorando. E’ come fosse la responsabile del Mapei, durante le partite, anche se la proprietà è del Sassuolo. Lei c’è sempre. Reggiana o Sassuolo c’è sempre e quasi non guarda la partita.

Monica è schiva, non rilascia mai interviste. Avevo la promessa in caso di promozione in B. Chissà quante volte, presente anche mia moglie, le ho chiesto un video. Non fa nemmeno un’intervista scritta, figurarsi il video…

Le chiedessi se posso scrivere, mi direbbe di no, lo faccio lo stesso, non glielo chiedo. “Non ho la forza di andare a casa”, diceva.

 

Una doppia delusione, è stato difficile far emergere il suo sorriso, il sorriso su quel viso sempre tirato, su quel corpo da pinup, da ex atleta.

Monica aspettava la serie B della Reggiana dal ’99, come e più dei reggiani. E aspetta un’altra bella panchina per il marito. Schivo ma discreto, come tecnico.

Incrociato a Reggiana-Bassano, in tribuna.

Sarà per un altro anno, per entrambi. Reggiana e Pro Patria hanno dato il massimo, la Reggiana ci riproverà, la Pro magari ancora con i tanti ex granata.

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