Rugby. Martin Castrogiovanni: “Lomu ha cambiato il rugby, tutti ambivamo a diventare come il neozelandese. Parigi è sotto choc, ma deve rialzarsi”

 

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Martin Castrogiovanni

 

La morte del leggendario rugbista Jonah Lomu ha scosso l’ambiente rugbistico.

Tra i giocatori rimasti colpiti dal decesso dell’ormai ex-All Blacks, c’è Martin Castrogiovanni, il quale ha combattuto, così come Lomu, contro un tumore, che, a differenza del rugbista deceduto, è riuscito a sconfiggere. Il pilone italiano, di origine argentina, si racconta a Premium Sport.
Lomu è stato uno dei primi uomini oltre i 100 chilogrammi a correre così veloce, ha cambiato il modo di essere un trequarti: ha cambiato questo gioco alla grande. Lomu era un esempio, tutti i rugbisti volevano essere lui: atleticamente era incredibile, inoltre è stato il simbolo degli All Blacks. Purtroppo aveva questo problema, anche dopo la seconda operazione non stava molto bene e a soli 40 anni ci ha lasciato. Quando ho esordito in Nazionale, nel 2002 in Nuova Zelanda, ho avuto il piacere di trovarmelo di fronte. Lui era a fine carriera ed è entrato nel secondo tempo, ma vederlo dal vivo, dopo averlo visto per anni in televisione, è stato il realizzarsi di un sogno”.  Castrogiovanni parla anche dell’attacco terroristico subito dalla città di Parigi e dichiara che
“c’è molta tristezza, quello che è successo è gravissimo. La gente va in giro con paura, forse sospenderanno le partite di Parigi: purtroppo io non potrò giocare perché sono appena tornato da un infortunio. Penso che da parte nostra debba essere un piacere scendere in campo per questa gente, per dimostrargli che la vita va avanti, per onorare le vittime e per far sì che passi la paura”.

A cura di Alessandro Mazzarino

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