Il Secolo XIX, il racconto del Sassuolo concordato e non pubblicato. I “sassolini” al Mapei sono a punteggio pieno, 5 su 5, ma con il Pescara hanno perso a tavolino. Eusebio: “Potrei essere l’allenatore del mese, come in Inghilterra”

Recupero qui il pezzo preparato per il Secolo xix e non uscito. Grazie comunque ai colleghi, per avermi pensato.

Vanni Zagnoli

Reggio Emilia

Il Sassuolo è come un buon liquore, dolce quanto il sassolino, nato nel paese delle ceramiche, dove in estate andavano i cadetti dell’accademia di Modena. Il generale Di Francesco ne 5 titolari, di cui compreso l’ex Ragusa, finalmente titolare in A ma a 26 anni. “Fatica – conferma Eusebio -, è normale perchè come gli altri esterni è nuovo. Li alterno, cambio sino a 7 giocatori a partita. Non scelgo fra Europa e campionato”.

La Sampdoria retrocedette, dal preliminare di Champions, stesso destino per il Chievo, per il resto sempre salvo. “Vorremmo essere i primi a chiudere la stagione in crescendo. Il rischio di flessione esiste, siamo orgogliosi di correrlo”.

Gli eusebismi sono anche dialettici. Il tecnico abruzzese è padre dell’azzurrino Federico (“L’ho lasciato al Bologna per evitare un conflitto di interesse”), dai 6 ai 9 anni gareggiò in bici: confermato dallo spot di Sky, in cui appare con Allegri, Ancelotti e Ranieri, tutti esplosi in Emilia. Poi aiutava i genitori nell’albergo Dragonara di Sambuceto e là gioca l’altro figlio, Mattia, in Eccellenza. Eusebio è alla 5^ stagione in neroverde, il record fra serie A e B. Il patron Squinzi è in tribuna, felice che abbia detto no al Milan. C’è anche Amedeo Della Valle, l’azzurro del basket di Reggio: ha la maglia numero 5, di Perin, al ritorno in campo dopo 5 mesi. Nel frattempo il Sassuolo è arrivato in Europa e se esistesse la panchina d’oro sull’anno solare Di Francesco sarebbe candidato numero uno. “Mi accontenterei della premio ad allenatore del mese, come in Inghilterra”. Al Mapei è tutto bellissimo, comprese gli uomini di Mastergroup e le hostess da Champions, pilotate dall’ad Carnevali. Il fenomeno vale la monarchia Mapei nel ciclismo, sino al 2002.

A cura di Giangabriele Perre

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