Il procuratore Vanni Puzzolo: “Il grande bluff del fair play finanziario nel calcio europeo. Servono fidejussioni personali per evitare furbate come quelle di Ghirardi”

vannipuzzoloDi Vanni Puzzolo

L’idea di Platinì, all’origine, era sicuramente nobile: dare pari opportunita, cioè fare in modo che ai nastri di partenza tutti partissero alla pari. Idea ,sportivamente parlando, corretta, ma praticamente una chimera.

Pensare che ai nastri di partenza il Barcellona abbia le stesse chanches di vittoria dell’Osasuna, o il Milan dell’Empoli, è pura utopia, ma questo non impedisce , in qualche sporadica volta, che il Chievo arrivi prima di una grande, o che il Betis, batta il Real Madrid!

Il fair play finanziario, cosi ideato e, attuato dal 2015, è un grande bluff e una iattura per tutto il calcio europeo.
L’Inter, la Roma e altre grandi sono state sanzionate con multe e altre sanzioni restrittive, non il Psg che il fair play finanziario ha violato di brutto. Sapete perchè? Le ingenti quantità di euro investite dallo sceicco per il rafforzamento della squadra sono state fatte passare come sponsorizzazioni: della serie, fatta la legge, trovato l’inganno..
Dimostrato che il fair play finanziario è un bluff, e che si può aggirare facilmente, ora cercherò di spiegare perchè è comunque sbagliato nella sostanza.
Io credo che, da sempre, le grandi vittorie dei grandi club siano avvenute a seguito di grandi investimenti, cioè di mecenati, di famiglie, tipo Berlusconi o Moratti, che hanno investito grandi capitali per arrivare a prestigiose vittorie e a creare un ciclo vincente.
Ora mi spiegate a chi darebbe fastidio questo gettito di investimenti fatti anche in italia? A mio avviso si riverserebbero a cascata  sul calcio e sulle altre società, con ovvi vantaggi per tutti.
Poi è risaputo che se un investitore estero (uno sceicco, un cinese o  un indonesiano) compra un club, è chiaro che lo fa per portarlo a vincere. E per vincere deve investire… Se non può investire non vince e se non vince cosa lo compra a fare?
Immaginate che il partito comunista cinese avesse comprato la maggioranza del Milan, ipotesi allo stato che sembrerebbe tramontata. E’ evidente che l’avrebbe comprato per vincere e investire, ma l’attuale regola del fair play finanziario dice che tu devi essere un club virtuoso e investire solo quello che ricavi, quindi??
Se non investi non arrivi a fare la Champions, se non fai la Champions non hai i soldi per fare il mercato, e se non hai i soldi per fare il mercato non prendi i grandi giocatori, non torni competitivo. Dunque è un cane che si morde la coda…
Si arriva al contrario di quello che voleva Platini, cioè oggi società grandi come il Milan e l’Inter, in palese difficoltà, non potranno tornare a competere con la Juventus, perchè non possono investire con soldi freschi per comprare i campioni, quindi non faranno la Champions e quindi la Juve sarà sempre piu padrona…
Come se ne esce?
A me sembra facile. Chi entra nel calcio, se ha soldi da investire, ben venga. I soldi che metterà avranno un effetto a cascata su tutto il calcio con grandi benefici da parte di tutto il movimento, certo però che se faccio contratti da 5 milioni di euro, li devo garantire con fidejussioni personali, se mi impegno con un bilancio che perde 100 milioni di euro a stagione , devo garantire in proprio queste perdite, dopodichè  non vedo problemi.
Nel nostro piccolo, un esempio, il Parma si è trovato in questa situazione perchè la gestione di Ghirardi non solo non era virtuosa, ma a lui è stato permesso di prendere impegni con tutti i suoi 150 tesserati procrastinando i pagamenti per gli anni futuri, i cosidetti incentivi all’esodo, ma se avesse dovuto fare delle fideussioni in proprio, credete voi che oggi il Parma sarebbe in questo stato?

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